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Rapina a volto scoperto al Forno Ambrosini: due arresti grazie alle telecamere

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Erano entrati nel laboratorio a notte fonda – intorno alle 3 -, raggiungendo il titolare mentre era intento a sfornare panini e pizzette. Erano in due, entrambi a volto scoperto, e tra minacce fisiche e verbali lo avevano costretto a consegnare loro l’incasso del giorno. Si era svolta così, lo scorso 31 luglio, la rapina ai danni del titolare del Forno Ambrosini in via della Repubblica, nel quartiere San Lazzaro a Fano. Poi la denuncia, le indagini, e infine l’arresto dei presunti responsabili.

Nella notte tra sabato e domenica i carabinieri della Stazione di Fano e del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno infatti dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per indagini preliminari di Pesaro, nei confronti di un 33enne e di un 18enne, ritenuti responsabili in concorso tra loro della rapina in questione.

A fare chiarezza sono state le immagini delle telecamere, dalle quali si vede chiaramente i volti dei due, intenti a minacciare il titolare del forno per estorcergli un bottino poi risultato di 540 euro. In seguito alla denuncia di Ambrosini, i militari hanno subito avviato le indagini acquisendo le immagini di videosorveglianza dell’attività. Subito identificato il più giovane, già noto per fatti analoghi. Più complessa l’identificazione del complice, poi risultato residente al nord e da poco a Fano ospite di un amico.

La chiave di volta è stato un controllo eseguito dagli stessi militari poche ore dopo la rapina. Il 18enne era infatti stato fermato mentre si trovava in auto insieme a un’altra persona, di cui i carabinieri ricordavano esattamente come fosse vestito. Abiti del tutto simili a quelli utilizzati dall’altro rapinatore, come si evince dai filmati delle telecamere. In quell’occasione erano stati entrambi identificati: a questo punto non è stato difficile risalire anche al nome del 33enne. A casa dell’amico che lo stava ospitando sono poi rinvenuti quegli stessi indumenti. Tutti indizi che hanno portato alla custodia cautelare per i due, ritenuti responsabili di concorso in rapina aggravata.

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