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comunicato stampa
Bocciata la variante di Centinarola, M5S: "Ora tuteliamo il piccolo commercio e investiamo fondi pubblici sulla scuola"

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Nella seduta di martedì, il consiglio comunale di Fano ha bocciato la variante di Centinarola che prevedeva la solita operazione di urbanistica contrattata finalizzata a mettere nelle mani dei privati il pallino sullo sviluppo della città: la costruzione di un grande supermercato “compensata” dal contentino dell’ampliamento della scuola del quartiere, come se l’istruzione fosse una merce di scambio.

Il Movimento 5 Stelle ha contribuito al raggiungimento di questo risultato, in perfetta coerenza con gli impegni assunti con i cittadini fin dalla campagna elettorale del 2019 e con il voto contrario già espresso in commissione urbanistica, al quale in consiglio si sono poi aggregati i gruppi Lega e In Comune, oltre ai consiglieri PD Giacomoni e Lucioli. La concentrazione della grande distribuzione organizzata nella nostra città ha infatti superato i livelli di saturazione, come dimostrano le difficoltà di alcuni punti vendita di nuova apertura, andando a penalizzare il piccolo commercio di vicinato, nel centro storico così come nei quartieri. La previsione di una nuova superficie commerciale a Centinarola avrebbe dato il colpo di grazia, contribuendo a privare il quartiere di veri e propri presìdi sociali e trasformandolo di fatto in un dormitorio.

Stupisce che la Giunta Seri abbia voluto rivendicare fino alla fine la paternità di questa variante commerciale, che l’avrebbe posta in continuità con le scellerate previsioni urbanistiche della Giunta Aguzzi, senza più la possibilità di fare scaricabarile sulle precedenti amministrazioni.

Ora però occorre che anche nel nuovo piano regolatore in corso di discussione si faccia un serio ragionamento sulle ampie superfici commerciali che vengono mantenute o previste ex novo: pensiamo solo a Gimarra, via IV novembre, Forcolo e Cuccurano.

D’altra parte chiediamo che vengano impegnate subito le risorse necessarie per l’ampliamento della scuola di Centinarola, un intervento del tutto condivisibile e fortemente richiesto dai residenti, per esempio attingendo dall’avanzo di bilancio (anziché sprecarlo per opere divisive come la variante di Gimarra) o intercettando le occasioni di finanziamento aperte in una fase storica di grandi investimenti pubblici.

Ieri sera i fanesi hanno avuto l’ennesima dimostrazione di un Sindaco e di una Giunta che non sono in grado di amministrare secondo un indirizzo politico condiviso, e questo non può che far male a una città che invece necessita di una classe dirigente solida e credibile, agganciata alla realtà e protesa verso una prospettiva di sviluppo concreta e sostenibile.








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