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Corinaldo: Sfera Ebbasta sulla notte della tragedia alla Lantenza Azzurra, "Io mi occupo della parte artistica, non della sicurezza"

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Dopo Fedez, anche Sfera Ebbasta, il trapper che si sarebbe dovuto esibire la notte della tragedia alla Lanterna Azzurra, racconta la sua versione dei fatti di quella drammatica notte del 7 dicembre 2018.

Sfera Ebbasta è arrivato venerdì in Tribunale ad Ancona poco dopo le 11, dopo essere uscito da un van, sempra da una ingresso secondario, e dopo aver sbagliato strada, Senza fermarsi è entrato nel palazzo di Giustizia coperto da una felpa viola insieme al suo manager Shablo.

“Il concerto è stato interrotto, ero sul palco mentre è successa la cosa. L'esibizione era già iniziata, hanno iniziato tutti a uscire, si sentiva non puzza, ma non si riusciva a respirare, la gola e gli occhi bruciavano, la gente iniziava ad agitarsi. Quindi si sono accese le luci, abbiamo stoppato e i ragazzi della sicurezza del locale hanno aperto le porte. Io però, nel momento in cui hanno acceso le luci e capito che bisognava sgomberare, sono andato nel backstage e non ho visto iniziare il deflusso, ma lo show fermarsi” -ha raccontato Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta, in aula. E in merito alla sicurezza della Lanterna Azzurra ha precisato: “Io sono un cantante, mi occupo della parte artistica -ha detto Sfera Ebbasta- non certo della sicurezza, ci sono persone preposte a farlo. Se vado in un locale pubblico immagino, come tutti, che abbia le carte in regola perchè c'è chi è obbligato e addetto a fare i controlli”.

“Quando sali sul palco non riesci a capire quanto è pieno, di solito ci dicono dopo che c'é il sold out. In generale i requisiti richiesti per la sicurezza del locale sono sostanzialmente sempre più o meno gli stessi, ovviamente si spera che nessuno abbia con sé lo spray al peperoncino, è anche vero che nessuno può controllare le tasche di chi entra" -ha poi aggiunto. "Penso che questa dello spray sia una problematica esistente in ambiente discoteca più che nei concerti o dj set, usata per rubare collanine nel panico generale, indipendentemente dalla discoteca o dal genere musicale", ha aggiunto ancora.

"In altre circostanze è stato usato lo spray al peperoncino, ma senza feriti. E' capitato anche durante una mia esibizione, il concerto era stato interrotto per un quarto d'ora, io ero sul palco, la gente è fatta uscire ma non ci sono state conseguenze vero è che poi sono state fatte rientrare le persone e il concerto è ripreso".

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