Fuochi d'artificio a Capodanno, niente incidenti ma il problema resta: i cittadini chiedono più controlli

3' di lettura Fano 02/01/2023 - Nessuno si è fatto male. È questa l'unica buona notizia legata all'esplosione reiterata di fuochi d'artificio attorno alla mezzanotte di Capodanno, accompagnata anche quest’anno da un susseguirsi di petardi e di altri scoppi molesti già dal pomeriggio prima e per almeno tre ore dopo il conto alla rovescia. Per non parlare di chi ha proseguito anche la sera successiva. Per noia, o più semplicemente per smaltire le scorte di quegli artefatti esplosivi il cui utilizzo - a determinate condizioni - era stato vietato da un'ordinanza del sindaco di Fano Massimo Seri.

Ordinanza che resterà in vigore fino al 6 gennaio (vi riproponiamo il testo in allegato). Un provvedimento atto a tutelare la sicurezza di tutti, di persone e animali, che però continua a essere aggirato. Come ogni anno, infatti, allo scoccare della mezzanotte il cielo di Fano si illumina a giorno. E - tra deflagrazioni e fischi - se si tenessero gli occhi chiusi, al netto della gioia dovuta alla festa, sembrerebbe quasi di trovarsi in uno scenario di guerra. Una situazione che si è ripetuta anche quest’anno, e che per fortuna non ha creato particolari criticità. Dal canto loro, sin dal pomeriggio, gli agenti di polizia locale hanno perlustrato le aree periferiche della città senza riscontrare problemi né emettere sanzioni, poi si sono trasferiti in Piazza XX Settembre per presidiare l’area del concerto.

Anche su questioni di civiltà come questa, però, la città tende a dividersi. C’è ad esempio chi ancora risponde in malo modo a chi si lamenta per le troppe esplosioni e i pochi controlli. A darne prova sono ancora una volta i social. “Il cane del mio vicino ha mangiato ed è uscito a fare un giro senza problemi”, ha scritto addirittura qualcuno, senza considerare che non tutti gli animali sono uguali, né che un solo esemplare non possa di certo rappresentare un campione statistico. Soprattutto se si considera che la scienza ha dimostrato ampiamente, e ormai da tempo, quanto per cani e gatti – e non solo, il problema riguarda pressoché tutti – la ‘tradizione’ di esplodere fuochi e petardi rappresenti una vera tortura.

Esiste però un fronte di persone sensibili alla causa, almeno in parte composto da cittadini che hanno in casa un animale. Molti di loro hanno rinunciato alla mezzanotte in piazza, alla musica, ai concerti, al teatro o alla goliardia a casa di amici per rimanere tra le proprie quattro mura e farsi trovare pronti per calmare il proprio amico a quattro zampe, intento a tremare – a mezzanotte e non solo - per il divertimento di qualcun altro. Una sofferenza che ancora ben pochi comprendono. "Ci vorrebbe un esercito per multarli tutti, e comunque fino a quando ci saranno negozi che vendono certi prodotti di cosa vogliamo parlare?", ha scritto un utente centrando probabilmente il problema. Mentre altri propongono in modo provocatorio di andarne ad esplodere qualcuno di fronte al Comune. Un modo di certo poco ortodosso per stimolare chi di dovere a maggiori controlli. Un’ordinanza, di per sé, è soltanto carta.

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Questo è un articolo pubblicato il 02-01-2023 alle 12:43 sul giornale del 03 gennaio 2023 - 672 letture

In questo articolo si parla di cronaca, fano, fuochi d'artificio, capodanno, ordinanza, articolo, Simone Celli

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