Fine anno, il sindaco fa il punto: “Il 2022 è stato faticoso, ma il 2023 sarà pirotecnico”. In arrivo il Prg, via libera al completamento della Fabbrica del Carnevale. Tutte le opere che verranno

6' di lettura Fano 31/12/2022 - “Si chiude un anno che definirei faticoso, ma il prossimo sarà pirotecnico”. Sintetizza così, il sindaco di Fano Massimo Seri, la transizione dal 2022 al 2023. Si conclude un’annata complessa, vuoi per l'alluvione, le conseguenze - non drammatiche ma non per questo trascurabili – del terremoto, e vuoi per i riflessi di una guerra lontana – quella in Ucraina – che ha sortito effetti sin da noi, dall’accoglienza dei profughi al caro-bollette fino a quello più indiretto – e tragico - all’omicidio di Anastasia. Ma il futuro è roseo, parola di sindaco. E dei 50 milioni di euro già sul piatto per cantieri già avviati, o prossimi a esserlo, che rischiano sul serio di cambiare il volto della città.

Il punto è stato fatto nei giorni scorsi dal primo cittadino, circondato da tutti i componenti della giunta comunale – compresa l’ex assessora Fabiola Tonelli - in una location non a caso. La rinnovata Darsena Borghese, che ha di recente beneficiato di un sostanziale restyling – in attesa dei prossimi stralci dei lavori -, e che di per sé rappresenta una cerniera tra centro e mare, storia e pesca, tradizione ed esplorazione. Le tante duplici anime di Fano, a dirla breve.

Tanti eventi inaspettati, il nervosismo internazionale, la guerra, le bollette alle stelle per amministrazione e cittadini, per non parlare delle calamità naturali. È stato tutto questo ad ‘affaticare’ la macchina comunale. “La somma di tutte queste situazioni ci ha costretti a reinventarci – ha raccontato Seri -, ma ci siamo fatti trovare pronti. Siamo gente di mare, e la gente di mare non naviga a vista”. Le ripercussioni sono state soprattutto di tipo sociale. L’Ambito Territoriale 6 ha lavorato a favore dell’inclusione, per arginare il caro-bollette, mentre si è dato risposta alla quasi totalità del disagio abitativo. Un impegno, quest’ultimo, che verrà confermato nel 2023, come verrà ampiamente spiegato nei primi giorni del nuovo anno. Poi la disabilità, il disagio mentale, anziani, minori: nella narrazione della giunta nessuno è stato lasciato indietro.

Non da meno sono stati gli interventi nelle scuole, anche in conseguenza del sisma del 10 novembre che ha costretto a sopralluoghi e rapidi ritocchi, senza dimenticare il nuovo istituto che sorgerà a Bellocchi. “Un’altra sfida è quella della modernità, anche se mio figlio mi definisce vecchio”, ha scherzato il sindaco. Tanta la strada da fare, ma la parola chiave è soprattutto una: digitalizzazione. E l’ambiente? Passa anche attraverso la difesa della costa, per cui la giunta rivendica impegno e risultati. “Il contratto di fiume, poi, ha ripreso vigore”, ha precisato Seri, ricordando anche la realizzazione di nuove aree boschive.

Poi le opere, come la vasca del Lido, ora finalmente in funzione. Il prossimo acquazzone sarà il primo vero test per verificare se davvero si può dire addio agli allagamenti in zona sottopasso. “C’è voluto molto, è vero, ma probabilmente abbiamo risolto un problema che perdura almeno da quando avevo ancora i calzoni corti”. Da decenni, insomma. Non da meno il progetto della tanto discussa interquartieri di Gimarra, figlia di un finanziamento salvato al foto-finish e per cui ora la necessaria proroga è da considerare d’ufficio. In altre parole: se non crolla il mondo si farà. Con buona pace di comitati e residenti.

Anche le Terme di Carignano nel carnet delle cose fatte quest’anno, o meglio di quei progetti presentati e che a tempo debito daranno un impulso significativo alla vita cittadina. Opere come la Fabbrica del Carnevale, per cui a margine della conferenza è arrivata una buona notizia: il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune. La ditta che aveva vinto il bando potrà riprendere i lavori, senza che nessuno potrà più interromperla con altri ricorsi. “La giustizia italiana ha i suoi tempi – ha incalzato Seri -, e ci ha fatto perdere un anno. Contiamo di finire, forse, entro il 2024”.

Realizzazioni che vanno a braccetto con tutto ciò che è cultura. “La nostra è una città in fermento – a detta del sindaco -, e registriamo una crescita che va oltre gli eventi. Le biblioteche, poi, sono per noi una seconda piazza, e la nuova Federiciana sarà moderna e potrà competere con le altre città europee. Con l’annuncio dei fondi dei giorni scorsi abbiamo davvero chiuso col botto”.

Fano è una città sicura. Seri l’ha ribadito, seppur consapevole di certe problematiche, come quelle registrate nelle scorse settimane tra via Nolfi e via de Borgogelli, senza dimenticare altri sorvegliati speciali come il Pincio e l’area della Rocca Malatestiana. Il nuovo regolamento della polizia locale, il rafforzamento del telecontrollo e l’incentivazione delle attività nei quartieri sono le strategie scelte per provare a cambiare le cose.

Il turismo, poi, continua a dare soddisfazioni. Sono numeri alti quelli registrati da chi amministra, merito anche del ritorno agli eventi in presenza. La Fano gastronomica e marinara le chiavi per dare ulteriore impulso al settore. Di una spinta un po’ più decisa ha probabilmente bisogno il commercio: a tal fine è stato affidato un incarico per studiare come siano cambiati i comportamenti delle persone.

Gran lavoro – a detta del sindaco – anche per il decoro. Roseo il futuro della pubblica illuminazione, con il recente annuncio di una Fano a tutto Led. E le periferie? Guai a dire che siano state emarginate. “Non c’è quartiere – ha detto Seri – su cui non abbiamo messo mano in modo significativo dall’inizio del primo mandato. Interventi che ora sembrano già dimenticati, ma che sono frutto del nostro lavoro”. A proposito di cantieri, sono già stati annunciati ammodernamenti importanti, ristrutturazioni e la creazione di nuovi impianti, come la pista pump track al parco urbano e quanto promesso in zona Zengarini.

Per tutto questo e per molto altro – vedi il Waterfront, che ridisegnerà la totalità del litorale fanese -, Seri ha definito pirotecnico l’anno che verrà, mentre il 2022 è stato il tempo della programmazione di interventi che troveranno concretezza nei prossimi mesi. Come al Foro Boario, che sarà oggetto di un restyling sostanziale quanto urgente, intervento che fa il paio con i 3 milioni di euro stanziati per le asfaltature. Mentre a gennaio pare proprio che verrà presentato il tanto agognato nuovo piano regolatore. Promesse che potrebbero tradursi in fatti, anche grazie alle risorse del Pnrr. Anche perché, come ribadito dal sindaco, non essendo una città capoluogo Fano ha sempre accesso a meno fondi rispetto ad altre città da pari o inferiori dimensioni.

Con il brindisi di mezzanotte si chiuderà dunque “un anno fatto di stress, preoccupazioni e arrabbiature, perché chi amministra sente il peso della città sulle spalle”. Con l’idea che il cambiamento auspicato sia già stato messo ampiamente sul tavolo. E che manchi soltanto una cosa: la sua attuazione.

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Questo è un articolo pubblicato il 31-12-2022 alle 18:31 sul giornale del 02 gennaio 2023 - 586 letture

In questo articolo si parla di attualità, fano, massimo seri, bilancio di fine anno, articolo, Simone Celli

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