comunicato stampa
Trivelle o parco eolico? Sinistra PER Fano non ha dubbi: "Meglio il secondo, meno impattante e si evitano dispersioni di gas in mare"

Da una parte il Governo che sull’onda emotiva di una carenza di materiale energetico ha deciso di riaprire le trivellazioni per l’estrazione di gas metano dal sottosuolo marino, dall’altro una società privata ha proposto un progetto per la creazione di un parco eolico off shore da 1050 megawatt.
Due proposte simili, nell’intento di aumentare la produzione dell’energia regionale e nazionale, ma molto diverse nel modo in cui ottenerla.
Il gas metano è sempre un derivato da combustibili fossili, quindi produce energia non rinnovabile e sicuramente inquinante. Se proprio l’Adriatico, assieme a tutto il Mediterraneo, è un’area dove le temperature crescono del doppio rispetto alla media del pianeta significa che, per fermare l’ormai appurato scientificamente “effetto serra” legato alla produzione di ossido di carbonio, dobbiamo abbandonare la dipendenza da idrocarburi e derivati per muoverci sul terreno delle rinnovabili. Alle inevitabili incertezze sul prezzo che, ricordiamolo, anche se siamo noi i produttori, comunque si definisce ad Amsterdam dobbiamo aggiungere i rischi di subsidenza per le nostre coste e i rischi di perdite di gas per i nostri mari.
La produzione di energia eolica di sicuro è una fonte rinnovabile e non inquinante. La possibilità di creare un parco eolico a 30 chilometri dalla costa la rende una proposta poco impattante dal punto di vista paesaggistico, al contrario di quello che succederebbe sulle nostre colline. Inoltre la zona interessata dalle piattaforme fungerebbe da riserva marina per le specie dell’Adriatico andando a ripopolare un mare sempre più povero di fauna ittica. Fa molto piacere sapere che anche l’Assessore regionale allo Sviluppo economico si sia mostrato convinto della bontà del progetto e lo voglia appoggiare nelle sedi istituzionali.

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