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Insulti razzisti contro una calciatrice di 15 anni, interviene anche la Lega Pro: “Vergogna, le discriminazioni sono sempre in agguato”

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“Il razzismo è un virus che muta facilmente, che invece di sparire si nasconde ed è sempre in agguato”. Ha commentato così il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli gli insulti pronunciati da un genitore sugli spalti, domenica a Fano, durante una partita di calcio femminile under 17, contro una giocatrice avversaria di appena 15 anni, di origini nigeriane ma italianissima.

Dopo la dura reazione dell’Ancona Respect – la società in cui milita la ragazza – e dell’Alma Juventus Fano, anche Ghirelli è intervenuto su quanto accaduto. “Le espressioni di razzismo – ha detto - rinnovano in noi la vergogna, dimostrando che i progressi della società non sono assicurati una volta per sempre. La Lega Pro vuole esprimere la sua ferma condanna a quanto è successo alcuni giorni fa, dicendo fermamente NO al razzismo e a tutte le forme di discriminazione. Aspettiamo la giovane calciatrice sul campo e sugli spalti dello stadio di Ancona, pronti a premiarla in nome del calcio vero, fatto solo di gioia, amicizia e rispetto”.

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