comunicato stampa
Esternalizzazione servizi medici: M5S contrario, presentato ordine del giorno

Il Consiglio Comunale
Premesso che
Stanno sensibilmente aumentando i casi di affidamento esterno di servizi medici presso diversi reparti degli ospedali marchigiani, con particolare (ma non esclusivo) riferimento ai pronto soccorso;
I presidi ospedalieri interessati dalla predetta circostanza nel territorio regionale sono attualmente quelli di Pesaro, Fano, Urbino, Senigallia, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Civitanova Marche e San Severino;
Tali fenomeni di esternalizzazione spesso non sono più confinati alla semplice funzione di tamponare situazioni temporanee di criticità, ma assumono un carattere sempre più strutturale per la rilevanza degli importi degli affidamenti, per la consistenza quantitativa e per l’estensione temporale delle prestazioni richieste ai soggetti privati;
Gli affidamenti in oggetto sono giustificati con la perdurante carenza di organico e con l’insufficienza delle procedure di reclutamento attivate, in linea con una tendenza presente anche a livello nazionale che risente delle politiche di contenimento della spesa adottate nel recente passato;
Considerato che
L’affidamento a soggetti esterni dei servizi medici per la copertura di turni rappresenta uno dei sintomi del processo di privatizzazione strisciante del sistema sanitario regionale, e gli ingenti importi impegnati suggeriscono l’eventualità di una prospettiva sempre più privatistica nella gestione degli ospedali marchigiani;
il ricorso alle cosiddette “cooperative” è generalmente avvertito come uno scadimento della qualità dei servizi per l’elevato avvicendamento del personale e per criteri di selezione meno rigorosi di quelli dei concorsi, oltre a comportare un costo superiore agli oneri sostenuti per i medici dipendenti;
Recentemente diversi medici hanno lamentato la sperequazione eccessiva tra i compensi del personale utilizzato dai gestori privati e quelli dei dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, con i primi che sono sensibilmente più elevati dei secondi;
Preso atto che
Con delibera n. 734 del 13 giugno 2022, la Giunta Regionale aveva dato mandato agli Enti del SSR di mettere in atto le azioni di “Potenziamento della attività di emergenza-urgenza – sperimentazione di un nuovo modello organizzativo nel periodo estivo”, stabilendo che la sperimentazione avesse durata dal 15 giugno al 15 settembre 2022;
Tra le misure previste, era annoverato anche l’utilizzo nei pronto soccorso di personale medico proveniente da altri reparti, ma con specializzazione equivalente;
Tale sperimentazione prendeva le mosse dall’esperienza avviata dall’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” nei primi mesi del corrente anno, non risolvendo tuttavia l’esigenza neppure coinvolgendo medici con specializzazioni non affini a quelle dell’emergenza- urgenza, come hanno dimostrato i fatti successivi;
Visto che
La Legge Regionale 8 agosto 2022, n. 19 avente per oggetto “Organizzazione del servizio sanitario regionale”, definisce una riforma radicale dell’assetto organizzativo della sanità marchigiana, prevedendo dal 1° gennaio 2023 la soppressione dell’ASUR, la nascita di cinque Aziende Sanitarie Territoriali (AST) e l’incorporazione dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” nell’AST di Pesaro-Urbino;
In alcuni casi, gli affidamenti in oggetto sono destinati a sopravvivere alle stesse aziende sanitarie che li hanno attivati, determinando vincoli giuridici e finanziari per le future Aziende sanitarie territoriali, con il rischio di ostacolare eventuali soluzioni e sinergie migliorative per affrontare il problema della carenza di personale;
ESPRIME
la propria posizione di contrarietà a tutte le misure che comportino un ricorso massiccio e sistematico alle esternalizzazioni di servizi medici presso i reparti degli ospedali marchigiani, con particolare (ma non esclusivo) riferimento ai pronto soccorso;
IMPEGNA il Sindaco e la Giunta Comunale
a trasmettere la presente deliberazione al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore regionale con delega alla sanità.
Tommaso Mazzanti
Francesco Panaroni
Giovanni Fontana

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