Partecipato il Convegno "Ricerca, cura e umanizzazione in Oncologia"

6' di lettura Fano 19/09/2022 - Grande partecipazione al convegno tenutosi venerdì 16 e sabato 17 settembre presso la sala dell’Amministrazione Provinciale di Pesaro e l’aula di Palazzo San Michele a Fano, sede distaccata dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Un format ideato per abbracciare entrambe le città, Pesaro e Fano, dove l’Oncologia di Marche Nord opera attraverso i reparti diretti dalla Dr.ssa Rita Chiari, ideatrice e Responsabile Scientifico del Convegno dal titolo “Ricerca, cura e umanizzazione in Oncologia”.

Alla dottoressa Chiari va il merito di aver riunito, per l’occasione, professionisti e specialisti del settore coinvolti nel percorso di cura dei pazienti, dell’Azienda Ospedaliera, del territorio e dell’Università di Urbino, che si sono alternati portando la propria competenza ed esperienza all’interno di un evento che si è distino come un “laboratorio” multidisciplinare e multiprofessionale, in cui sono emersi molteplici punti di vista e numerosi spunti di riflessione.

Si è parlato di ricerca oncologica, innovazione, modelli e percorsi assistenziali legati alla malattia e all’universo del paziente oncologico, ma si è parlato tanto anche di umanizzazione delle cure e dell’importanza della relazione medico-paziente nel trattamento della patologia. E di un approccio terapeutico che possa essere il più possibile “preciso” e orientato al benessere fisico, morale e psicologico del paziente.

Precisione è, infatti, la parola chiave in oncologia: ciascun paziente presenta caratteristiche che lo differenziano dagli altri ed è importante che la terapia utilizzata sia il più possibile “personalizzata” e “su misura”, attraverso lo sviluppo di strategie mirate sulle caratteristiche del singolo caso.

Questo implica un cambiamento radicale nell’approccio culturale, tecnologico, metodologico e clinico al paziente, per cui è importante che gli operatori, nella relazione e nella cura della malattia, siano in grado di occuparsi non solo dei problemi di funzioni e organi, ma sappiano rivolgere l’attenzione anche sugli aspetti psicologici, sociali, familiari dell’individuo, che ne influenzano il decorso.

Il convegno è stato organizzato dalla Dr.ssa Rita Chiari, Direttore dell’Unità di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord e Responsabile Scientifico, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” che supporta l’Azienda nella realizzazione e nello sviluppo di diversi progetti di ricerca di base e traslazionale che contribuiranno a migliorare il percorso di cura dei pazienti. A tal proposito, nel corso delle due giornate è stato presentato il progetto letterario di medicina narrativa “SEI”, una metodica di intervento che si affianca alla terapia medica e ha lo scopo di migliorare la comunicazione tra paziente e terapeuta, il quale, nella gestione del percorso curativo, prende in carico il paziente e la sua storia, il suo vissuto, così da instaurare un rapporto più personale ed emotivo, migliorando gli effetti della cura. A darne testimonianza le parole della Dott.ssa Maria Laura Rosati, che ha curato il progetto insieme alla Dr.ssa Chiari e che ha portato la propria esperienza diretta: il numero “sei” è stato il filo conduttore del progetto, in cui i pazienti sono diventati “donatori” di parole e il loro dono è stato accolto ed elaborato da sessantasei scrittori, che a loro volta hanno restituito il dono sotto forma di racconti, portando alla pubblicazione di un libro, che rappresenta, in particolar modo, la condivisione di un percorso ed il raggiungimento di un importante traguardo. Il libro sarà disponibile a partire dal mese di dicembre e parte del ricavato verrà devoluto per lo sviluppo di nuovi progetti e attività di umanizzazione promossi dal reparto di Oncologia di Marche Nord.

“Il progetto SEI è stata per me un’occasione di crescita – ha dichiarato la Dr.ssa Rita Chiari – che mi ha consentito di rinforzare la relazione con i pazienti. Chi si rivolge ad un medico chiede risposte, competenza, attenzione e noi abbiamo la responsabilità di far sentire i nostri pazienti al sicuro. Il percorso terapeutico dei malati oncologici è difficile, pieno di variabili, per questo, in ogni momento della relazione, dobbiamo comunicare sì la passione, lo studio, la ricerca, senza la quale non ci sarebbe progresso, ma allo stesso tempo dobbiamo imparare a relazionarci con comprensione e accoglienza. Ecco il perché di questo Convegno, che ho voluto fortemente e per il quale ringrazio la Direzione di Marche Nord, per averlo sostenuto e per aver contribuito a dare forma ai nostri progetti”.

Nel corso delle due giornate sono stati, inoltre, presentati i PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) oncologici dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, ovvero percorsi mirati alla condivisione dei processi decisionali e dell’organizzazione, con la finalità di aumentare la qualità dell’assistenza erogata e percepita, ridurre i tempi tecnici per l’inizio delle cure e promuovere la sicurezza del paziente attraverso l’utilizzo delle giuste risorse.

Un aspetto degno di nota è emerso dal confronto tra professionisti ospedalieri e del territorio: il convegno ha fatto emergere la necessità, manifestata dai medici di medicina generale, di conoscere e approfondire quanto si fa in ospedale, i percorsi terapeutici e assistenziali, le modalità operative, i trattamenti e gli strumenti utilizzati, al fine di orientare al meglio il paziente, sempre nell’ottica di porre al centro i suoi reali bisogni e curarlo in maniera personalizzata e adattata sulle sue peculiarità. Un’integrazione, quella tra ospedale e territorio, rivendicata più volte nel corso del convegno anche dai professionisti ospedalieri, che ribadito l’importanza e la necessità di entrare sempre più in relazione con i colleghi di medicina generale, con l’obiettivo di trasmettere ai pazienti messaggi chiari, univoci e orientati alla massima tutela della loro salute.

Inoltre, ampio spazio è stato riservato all’alimentazione, che riveste un ruolo sempre più centrale nella prevenzione e nella tutela della salute dei cittadini, insieme all’esercizio fisico e all’adozione di corretti stili di vita. A questo proposito, a conclusione delle due giornate di evento, nella mattinata di sabato sono state presentate alcune pietanze a base di alimenti “amici della salute”, grazie al contributo di Cimas che ha curato e donato l’allestimento. Le pietanze presentate ai partecipanti sono state preparate dagli Chef Michele Pigena e Francesco Frezzotti e illustrate dalle nutrizioniste di Marche Nord, al fine di sensibilizzare i cittadini e fornire consigli sull’adozione di corretti stili di vita.

Vissuto e scienza, esperienza e ricerca si sono intrecciate nel corso di queste due giornate intense e formative, ricche di spunti, riflessioni e approfondimenti, che si è rivolto non solo ai professionisti della salute, ma anche a pazienti, familiari, associazioni di volontariato che, a vario titolo, entrano in contatto con il percorso di cura oncologico.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-09-2022 alle 16:25 sul giornale del 20 settembre 2022 - 340 letture

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