Debito pubblico italiano sempre più alle stelle: come andrà a finire?

3' di lettura Fano 17/08/2022 - Il debito pubblico italiano continua a salire: negli ultimi mesi ha raggiunto un nuovo record, confermando una situazione di certo non rosea per il nostro Paese. È tuttavia importante precisare sin da subito, a scanso di equivoci, che non sempre un debito pubblico in crescita ed elevato corrisponde ad una crisi economica di grande portata.

Sono anche altri i fattori che devono essere considerati e se li andiamo a vedere nel dettaglio, possiamo notare che in verità l’Italia non è messa poi così peggio rispetto ad altre nazioni europee.

Una spiegazione aggiornata circa il debito pubblico italiano si può trovare nell’approfondimento pubblicato di recente da Money.it, che come sempre ci consente di avere le idee più chiare anche su questioni complesse come questa. Vediamo allora più da vicino a quanto ammonta l’attuale debito pubblico italiano e quali saranno le conseguenze di tutto ciò.

Debito pubblico italiano: a quanto ammonta?

Come si legge nell’approfondimento di Money.it, il debito pubblico nazionale equivaleva, nel mese di giugno, a 2.766 miliardi di euro, con un incremento di 11,2 miliardi rispetto alla rilevazione effettuata in precedenza e risalente al mese di maggio. Andando più nel dettaglio, il debito delle amministrazioni locali è sceso di 1,3 miliardi di euro se confrontato al mese di maggio mentre quello delle amministrazioni centrali è salito di ben 12,5 miliardi di euro. A rimanere stabili sono stati invece gli enti di previdenza.

In riferimento all’inizio dell’anno, possiamo riscontrare un aumento del debito pubblico italiano dell’1,9%: il suo ammontare complessivo è infatti passato da 2.714,2 miliardi di euro di gennaio a 2.766 miliardi di euro di giugno.

L’andamento del debito pubblico italiano negli anni

In Italia, il debito pubblico ha iniziato a raggiungere soglie preoccupanti sin dal 1987, con la crisi economica di fine Ottocento. In questo periodo infatti si è raggiunto il 117% del Pil, ma fortunatamente la situazione si è stabilizzata nel giro di poco tempo, grazie alla ripresa economica del periodo giolittiano.

Una seconda importante fase di incremento del debito pubblico nazionale è arrivata nel periodo del primo dopoguerra, per via delle spese belliche. Si è raggiunto il 160% del Pil, in un momento di crisi finanziaria che si è potuto superare solo grazie alla cancellazione dei debiti di guerra.

Con la Seconda Guerra Mondiale si è dunque aperta una terza fase ed il debito pubblico italiano ha raggiunto il 108%. Nel secondo dopoguerra tuttavia, per effetto dell’inflazione, il rapporto con il Pil si riassesta al 40%.

L’ultima fase del debito pubblico italiano è iniziata alla fine del 1960, quando gli effetti del boom economico hanno iniziato a scemare lasciando spazio ad una crisi sempre più pesante. Una crisi che in realtà non si può considerare ancora risolta e che ci stiamo continuando a trascinare dietro, anche per via di una serie di scelte politiche sbagliate che si sono susseguite negli anni.

Attualmente, il debito pubblico italiano è alle stelle. Cosa attenderci dal prossimo futuro? Dipenderà in gran parte dalle scelte politiche del prossimo Governo.






Questo è un articolo pubblicato il 17-08-2022 alle 22:32 sul giornale del 17 agosto 2022 - 175 letture

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