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Sventato suicidio, Pollegioni: "Salvare una vita non ha prezzo, quel carabiniere deve essere premiato"

5' di lettura Fano 05/08/2022 - Mercoledì pomeriggio una figlia preoccupata per il sospetto che il papà, che aveva perso la moglie un anno fa, volesse suicidarsi chiama i Carabinieri e quel militare, di servizio alla Centrale operativa, con grande professionalità fa sì che questa figlia abbia ancora oggi il suo papà in vita.

Stefano Pollegioni delegato UDC per il Comparto sicurezza interviene riguardo all'intervento del Carabiniere della Centrale Operativa che ha salvato la vita di un uomo che voleva suicidarsi.

Ci capita di vedere interventi di Carabinieri o Polizia a bordo di autoradio che arrivano velocemente dopo una chiamata che a volte salva anche delle vite, ma in pochi sanno che tutto parte sempre da uomini o donne in divisa, come in questo caso, che hanno un ruolo importantissimo ma di loro non si parla mai.

Sono i Carabinieri addetti alla Centrale operativa, quelli che rispondono al telefono del pronto intervento, quelli che in pochi minuti se non secondi devono capire e analizzare bene l’interlocutore che chiede aiuto; quelli che attraverso la richiesta di intervento devono poi provvedere ad inviare i soccorsi e le autoradio che sono fuori in servizio; quelli che devono gestire un intervento senza sbagliare perché un loro errore o un loro ritardo a volte può costare la vita delle persone ma anche dei stessi colleghi che sono fuori e intervengono. Insomma quelli che hanno sulle spalle la responsabilità degli agenti che sono con le autoradio fuori a controllare e vigilare il territorio perché sono loro che dall’interno di una sala operativa hanno il compito di coordinare l’esterno e un loro errore in questo mestiere può costare caro. Spesso i nostri primi salvatori sono proprio loro, che non si vedono mai e non vengono mai nominati, dei veri angeli custodi che insieme alle pattuglie esterne si occupano della nostra sicurezza.

Il caso della persona, intenta al suicidio di qualche giorno fa a Marotta, ne è l’esempio perché l’Operatore della centrale Operativa è stato fondamentale e ha saputo con grande professionalità gestire, tenendo al telefono la persona che voleva togliersi la vita, fino a farlo desistere e nelle stesso tempo ha dovuto dare indicazioni precise alla pattuglia che era fuori per indirizzarla nel luogo dove stava per compiersi l’insano gesto. Insomma dare una pacca sulle spalle e dire bravo credo sia molto poco.

QUEL CARABINIERE MERITA DI ESSERE PREMIATO! MERITA CHE GLI VENGA RICONOSCIUTA E CERTIFICATA LA PROFESSIONALITA’ CON CUI HA SVOLTO IL SUO LAVORO . HA SALVATO UNA VITA!

Insieme ai componenti del mio Partito UDC il nostro plauso all’Arma dei Carabinieri e nel caso specifico al bravissimo Carabiniere della centrale operativa. Certamente come ho già fatto altre volte mi farò portavoce presso il Prefetto di Pesaro Urbino. Nell’occasione ringraziamo comunque tutte le nostre Forze dell’Ordine che, con la loro presenza costante, ogni giorno e notte vigilano egregiamente il territorio per il nostro bene.


da Stefano Pollegioni
Delegato Provinciale UDC per il Comparto sicurezza





Questo è un articolo pubblicato il 05-08-2022 alle 11:46 sul giornale del 06 agosto 2022 - 415 letture

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