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Concerti d’Organo, si riparte il 5 agosto a Santa Maria Nuova

Si tornerà al consueto calendario dei venerdì di agosto, così come sono abituati i tanti estimatori – fanesi e non – di questa rassegna ormai da tempo un punto fermo del cartellone estivo. A partire da venerdì 5 agosto ci saranno dunque cinque concerti sul grande ‘Mascioni’ della chiesa con artisti di calibro internazionale.
Il primo appuntamento sarà con Eugenio Maria Fagiani, organista del Santuario della Verna, interprete apprezzato in tutto il mondo. Si proseguirà con uno dei più famosi organisti lusitani: Joao Vaz ci introdurrà al repertorio portoghese classico e moderno. Ancora un artista straniero per il terzo concerto, con il danese Lars Friederiksen e le musiche nordeuropee.
Particolari e suggestivi gli ultimi due appuntamenti. Il 26 agosto toccherà a un giovanissimo italiano: Gabriele Agrimonti, laureato nei più prestigiosi concorsi internazionali e straordinario improvvisatore. L’eccezionalità dell’evento – in collaborazione con ‘Umanesimo Artificiale’ - sarà dato dalla musica elettronica curata da Emanuele Balia. Venerdì 2 settembre invece, organo e violino dialogheranno grazie a Nicola Breda e Nicola Cittadin, che presenteranno pagine poco consuete nella versione dedicata a questi due strumenti.
“La 60esima edizione – ha ricordato il sindaco Massimo Seri – è stata celebrata anche grazie al conferimento di una medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Da quest’anno la programmazione dei concerti, affidati all’associazione ‘Il Laboratorio Armonico’ e alla direzione artistica del maestro Giovannimaria Perrucci, torneranno nella consueta collocazione del venerdì, anche quest’anno dando spazio a tradizione e innovazione”.
Esperienza e varietà saranno le parole d’ordine di questa edizione. “Anche quest’anno – ha commentato Perrucci - le proposte musicali sapranno offrire al nostro pubblico il ricco mosaico di colori di cui il grande repertorio organistico dispone. In primis le grandi pagine della letteratura più nota, con autori come Buxtehude, Bach, Mendellsohn, Franck, Bossi, Viene e altri, così ben realizzate nella fonica del nostro ‘Mascioni’ e proposte a vario titolo durante le serate. Le proposte degli ospiti stranieri ci consentiranno inoltre di conoscere le peculiarità del linguaggio organistico europeo, ma anche dei mélange timbrici dati dalla combinazione dei registri”.

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