comunicato stampa
Carenza di psichiatri, Biancani: "Servono nuove assunzioni"

Ad aggravare la situazione sono state alcune scelte di riorganizzazione fatte dalla Regione che, se portate a termine, aumenteranno le sedi su cui sono distribuiti i servizi. “La decisione di chiudere il reparto di psichiatria di Pesaro e di lasciare attivi solo Fano e Urbino creerà ulteriori problemi per il personale – spiega il Vicepresidente Biancani- perché le sedi dei servizi territoriali resteranno in parte in città e in parte saranno trasferiti a Galantara e Mombaroccio, costringendo i medici a ulteriori spostamenti che tolgono tempo alle visite e alle cure dei pazienti e aumentano lo stress dei medici.”
Gli psichiatri dell’ASUR oltre ad occuparsi dei reparti di psichiatria degli ospedali gestendo le urgenze, i ricoveri volontari, quelli in Trattamento Sanitario Obbligatorio e le consulenze agli altri reparti, lavorano in tutti gli altri servizi territoriali. I servizi territoriali includono i Centri di Salute Mentale (CSM) dove vengono coordinati gli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale. Tali Centri hanno sedi dislocate anche in vari Comuni del territorio (Mondolfo, Vallefoglia, ecc.). Oltre a questi ci sono i centri diurni preposti ad attività riabilitative e le strutture riabilitative residenziali extra-ospedaliere, nelle quali lo psichiatra verifica periodicamente l’attuazione del programma personalizzato. Infine ci sono il dipartimento per i disturbi alimentari, le visite nelle carceri e le collaborazioni con i centri gestiti da associazioni e cooperative come CeIS, Alpha e T41.
“L’assenza di psichiatri sta provocando già ritardi nelle prestazioni nella maggior parte di questi servizi – denuncia Biancani - sta diventando difficile coprire tutti i turni e le reperibilità e garantire gli interventi urgenti e notturni presso i due Servizi di Diagnosi e Cura Psichiatrici ospedalieri di Pesaro e Fano. Anche le prime visite e le prese in carico per l’avvio dei programmi terapeutici individualizzati, subiscono rallentamenti di mesi, per non parlare della difficoltà che gli operatori delle comunità residenziali incontrano nella gestione degli ospiti, quando manca un monitoraggio qualificato esperto da parte dello psichiatra.
Oggi in Consiglio Regionale si è discussa un’interrogazione di Biancani, sottoscritta anche da Micalela Vitri e dal gruppo PD, dove si chiedeva alla Regione di pubblicare i bandi di assunzione e di valutare le opportune scelte organizzative e logistiche per favorire il lavoro dei medici e tutelare le famiglie dei malati. “Purtroppo - spiega Biancani - non sono state date risposte concrete al problema e non sono stati annunciati bandi di assunzione. Bandi che da soli, tra l’altro, non bastano, perché rischiano di andare deserti, soprattutto perché non si offrono condizioni di lavoro ottimali. La prova sta nel fatto che anche i medici in servizio si stanno licenziando per andare in altre strutture, spesso fuori regione. Probabilmente, a giudicare dalle segnalazioni, che mi sono arrivate, entro fine anno passeremo dai già insufficienti 12 psichiatri, addirittura a 9.”
Una situazione insostenibile che peggiorerà ancora le condizioni di lavoro del personale e soprattutto incrementerà i ritardi nei servizi ai cittadini, proprio in un settore dove invece c’è bisogno di interventi puntuali e costanti nel tempo.
Il rischio è che anche i pochi professionisti rimasti in servizio, visto l’alto carico lavorativo e di stress che il tipo di lavoro, l’assenza di colleghi e la futura organizzazione comportano, se continuerà questa situazione, decidano di dimettersi, mettendo ulteriormente in crisi i servizi.
“Non è una questione che riguarda solo il lavoro dei medici e del personale – insiste Biancani - ma la salute dei pazienti e anche il benessere delle loro famiglie. Chi ha problemi psichiatrici spesso deve essere seguito costantemente dalle famiglie, che fanno tanti sforzi e sacrifici per stare a fianco dei propri cari e che senza il giusto supporto delle strutture pubbliche faranno sempre più fatica a veder garantiti salute e diritti dei loro parenti.”
“Mi auguro – conclude il Vicepresidente Biancani - che Regione e Asur rivedendo le scelte riguardo il trasferimento dei servizi fuori da Pesaro e tornino a pensare alla costruzione di un polo di servizi psichiatrici in città dove ci sono il maggior numero di pazienti, magari recuperando edifici già di Asur come l’ex manicomio o individuando altre soluzioni, in cui riunire, come è oggi Muraglia, diversi servizi connessi. Solo dando ai medici la prospettiva di un potenziamento del servizio sia in termini di numero del personale che di razionalizzazione degli spazi, invece che di un suo smembramento, si potranno rendere attrattivi i bandi di assunzione e contrastare la fuga del personale.

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