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comunicato stampa
Fano-Grosseto, Biancani: "In quattro anni il Ministero non è stato capace di approvare un progetto. Per la Regione era una priorità"

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fano grosseto
«Trovo poco veritiero e ingeneroso nei confronti del precedente governo regionale il cambiamento rilevato dal sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, sulla volontà oggi della Regione di sbloccare i lavori sulla E78, rispetto al passato.

Mai avute visioni ambigue sull’opera, la Fano-Grosseto è sempre stata una priorità durante la scorsa legislatura, come abbiamo sempre ribadito e dimostrato in tutti i contesti, nonostante anche l’attuale assessore non perda occasione per far credere il contrario. Ricordo i viaggi a Roma e le decine di incontri al Ministero, con tecnici e rappresentanti politici, gli atti ispettivi, le lettere di sollecito, i sopralluoghi, il coinvolgimento costante dei sindaci e dei parlamentari, in particolare dell’onorevole Camilla Fabbri prima e di Alessia Morani in seguito.

Così come non dimentico, d’altra parte, la mancanza di risposte e di volontà, i tempi non rispettati, gli impegni non mantenuti, lo stallo burocratico e le lungaggini amministrative, nonostante le promesse e le rassicurazioni ricevute durante i colloqui con Ministri, vice Ministri, sottosegretari, vari dirigenti ministeriali e di Anas. Non è mai venuto meno il ruolo di pianificazione e di confronto con il territorio, e, sebbene si trattasse di un’opera di competenza statale, abbiamo fatto l’impossibile per accelerare. Purtroppo per la burocrazia, che spesso rende infiniti i tempi e la scarsa volontà del Ministero, nonostante fossero previste risorse a bilancio all’interno del contratto di programma, non fu approvato alcun progetto in quattro anni.

Puntualizzo che sull’ipotesi 4 corsie il Ministero ha sempre ribadito la sua netta contrarietà, ma non per questo abbiamo smesso di impegnarci, puntando almeno sulle 2 corsie, con una soluzione che fosse compatibile anche con un ampliamento a 4 nel futuro. Purtroppo neppure quel progetto è andato avanti, di fatto mancava la volontà concreta di realizzarlo, a fronte di fondi che, almeno per la progettazione e parte dei lavori, erano già disponibili. Questa è la realtà che non abbiamo mai nascosto, perché non ci piace prendere in giro i cittadini e le amministrazioni. Tutto quanto è stato possibile realizzare per le altre infrastrutture è stato concretizzato o avviato. Penso all’accordo epocale per il passaggio allo Stato delle strade ex Anas, molte delle quali riguardano la provincia di Pesaro-Urbino, con nuove e reali prospettive di manutenzione e di adeguamento dei tracciati lungo la Montelabbatese, la Fogliense, la strada di collegamento tra Morciola e Urbino, il collegamento Urbino-Canavaccio, il tratto tra Fermignano e Sant’Angelo in Vado, parte della Pedemontana tra Sant’Angelo in Vado e Lunano, la Cesanense tra Morciola-Pergola-Cagli, il tratto di Flaminia compreso tra Acqualagna (Galleria del Furlo) e Cantiano, l’accordo per la manutenzione dell’Apecchiese, oltre ai progetti per una serie di nuove rotatorie che Anas sta portando avanti a Sant’Angelo in Vado e a Fermignano per la messa in sicurezza.

Capisco che a molti faccia comodo oggi avere la memoria corta, ma le scelte senza precedenti della Regione nella precedente legislatura hanno consentito negli ultimi anni manutenzioni straordinarie alla principale viabilità provinciale.

Questa volta mi auguro che sulla Fano-Grosseto si proceda velocemente e con atti concreti, perché di protocolli con buone intenzioni in 30 anni ne abbiamo letti tanti: è ora di vedere le ruspe al lavoro. Spero che in tempi rapidi possa essere raggiunto questo traguardo così importante per il nostro territorio, frutto anche del lavoro portato avanti negli ultimi anni, confidando nella collaborazione di tutti i livelli istituzionali coinvolti e, per quanto possibile, non mancherà il mio sostegno».



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