comunicato stampa
Sicurezza stradale, FIAB Fano For.bici: "Improvvisati 'esperti' non aiutano, abbassare la 'febbre da traffico'"

E’ bene quindi chiarire che la responsabilità di quanto accade è innanzitutto di chi non guida con la necessaria attenzione e spesso si muove sulle strade, i cui limiti sono ben noti, come se dovesse battere record di velocità o non ci fossero altri mezzi di locomozione e persone che si muovono a piedi.
Al di là di evidenti speculazioni politiche basate sulle opinioni di improvvisati “esperti” di sicurezza stradale che non aiutano ed anzi contribuiscono ad esacerbare gli animi, su un provvedimento dovrebbero convergere tutti: abbassare la “febbre da traffico” per rendere la città più sicura.
L’Italia è ai vertici mondiali per densità automobilistica; ogni anno sulle strade si registrano migliaia di morti e feriti con incalcolabili danni morali e materiali, frutto di decenni di incontrollata espansione della motorizzazione di massa; altrove, grazie alla realizzazione di piste ciclabili, efficienti mezzi pubblici, autovelox, zone a 30 km orari, aree pedonali, sanzioni e magari aiutando chi cerca di risolvere i problemi del traffico, si stanno prendendo provvedimenti molto incisivi per migliorare la scorrevolezza e la sicurezza delle strade urbane; per esempio, interi quartieri sono chiusi al traffico (Barcellona), migliaia di parcheggi lungo le strade vengono eliminati (Parigi) e, proprio come si comincia a fare a Fano, si restringono le carreggiate (New York).
Tutti incapaci i tecnici e gli amministratori di queste grandi città ?
Non sarebbe il caso di organizzare corsi di aggiornamento per chi comincia a interessarsi di una materia poco conosciuta e molto complessa?

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