Fano Urbino e ciclovia, Nuova Fano: "Servono risposte concrete"

3' di lettura Fano 20/03/2021 - La Nuova Fano ha sempre considerato la tratta ferroviaria Fano Urbino una risorsa per il territorio provinciale e non ha mai mancato di ribadire il beneficio che ne potevano trarre l’utenza dei territorio che essa attraversa fino ad Urbino.

Non c’è alcun dubbio, dichiara Stefano Pollegioni della Nuova Fano, una risorsa che doveva essere valorizzata e purtroppo si è perso troppo tempo dietro ai tanti proclami giornalistici e alle promesse elettorali che non hanno mai portato nulla di concreto. Per questo intendo ribadire alcuni aspetti che in parte abbiamo già evidenziato pochi giorni fà insieme al Commissario provinciale UDC Davide Delvecchio. In questo caso intendo concentrare questo intervento stampa sulla tratta che percorre esclusivamente il territorio del comune fanese. Stiamo assistendo ad un braccio di ferro assurdo, tra le parti politiche e associative, sulla progettazione della ciclovia lungo la tratta ferroviaria ma nessuno sembra guardare in faccia la realtà perdendo tempo e mettendo a rischio, per Fano, fondi economici importanti che possono andare persi.

Il progetto ciclovia, assolutamente importante perché la mobilità sostenibile va valorizzata, è in stretto rapporto con la possibile riattivazione della tratta ferroviaria Fano Urbino e naturalmente, dicono dalla Regione, che ci sarà uno studio di fattibilità che dovrà tenere conto delle istanze del territorio quindi immagino che, come avevo dichiarato insieme a Delvecchio, terranno conto anche del parere dei residenti, sulla riattivazione della tratta ferroviaria, che abitano a ridosso. Non posso fare a meno però di guardare in faccia la realtà e questo non significa essere contrario al progetto di riattivazione ma semplicemente fotografare una immagine che è sotto gli occhi di tutti che pone legittime domande al riguardo.

Purtroppo la tratta ferroviaria negli anni è stata danneggiata, non preservata, da costruzioni di ogni genere, abitazioni, parcheggi, rotatorie e interruzioni della tratta fino al taglio netto delle rotaie, per far passare la strada sopraelevata di via Forcolo, il tutto nonostante i vincoli di RFI che avrebbero dovuto preservare la tratta ferroviaria per una possibile riapertura all’esercizio ferroviario. Secondo questa lettura pratica della situazione vorremmo capire in che modo la Regione intende superare tali difficoltà presenti lungo quel percorso ferrato in relazione alla ciclovia. Forse per riattivare la ferrovia ci sarà bisogno di creare, da Fano, una nuova tratta che vada a riallacciarsi con il vecchio tracciato là dove sarà possibile ? naturalmente aspettiamo di conoscere un progetto.

Per questo crediamo che sarebbe importante lo studio di fattibilità, sulla riattivazione della ferrovia, prima di parlare di ciclovia perché, almeno per Fano, se il tratto ferroviario che attraversa il nostro comune, talmente compromesso, non fosse riattivabile forse è il caso che diventi una ciclovia. Certamente andrebbe una volta per tutte a facilitare le cose , almeno per il territorio del comune fanese che ne trarrebbe beneficio senza correre il rischio che quel tracciato diventi nel tempo bosco di rovi e terra di nessuno. Naturalmente ci aspettiamo presto delle risposte concrete alle nostre domande che sono anche quelle di molti cittadini fanesi.


da Stefano Pollegioni
Delegato Provinciale UDC per il Comparto sicurezza





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-03-2021 alle 16:22 sul giornale del 22 marzo 2021 - 501 letture

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