Ciclabile Fano-Urbino, M5S: "Il tracciato venga realizzato nei pressi della ferrovia, ma fuori dal suo sedime"

Questo percorso inoltre intralcerebbe l’eventuale ripristino della linea come metropolitana leggera di superficie, sul quale una politica lungimirante sembrerebbe finalmente voler puntare. Come se non bastasse, durante un recente convegno, la stessa funzionaria di RFI che aveva prescritto la distanza minima di 1,5 metri dai binari ha precisato che, nel momento in cui entrasse in esercizio il treno turistico, occorrerebbe applicare la normativa che di metri ne prevede almeno sei.
Il secondo modo è quello di utilizzare un tracciato nei pressi della ferrovia (ma fuori dal suo sedime), che sia al servizio non solo dei turisti ma anche dei residenti. Un percorso che possa superare i pareri negativi del Ministero e consenta di sbloccare l’iter per non mandare in fumo 4,5 milioni di euro. Scegliendo questa opzione si potrebbe proseguire senza intralci il lavoro per la riattivazione della ferrovia Fano-Urbino, prima a fini turistici e poi a lungo termine come trasporto pubblico locale a servizio di studenti, lavoratori e turisti.
La domanda è questa. Chi si incaponisce - nonostante tutto - per la prima opzione, a che gioco sta giocando? Invece di perdere tempo in video propagandistici e depistanti, sarebbe meglio che i nostri amministratori studiassero di più e si impegnassero per un progetto davvero realizzabile.
da Tommaso Mazzanti
Francesco Panaroni
Matteo Giuliani

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-01-2021 alle 18:47 sul giornale del 20 gennaio 2021 - 215 letture
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