Concessioni spiagge di nuovo in pericolo, CNA: il Governo intervenga subito

La CNA, alla luce delle novità in arrivo da Bruxelles, chiede al Governo di difendere con forza la misura contenuta nel Decreto Rilancio, e convertita in legge dal Parlamento, di estendere fino al 2033 le concessioni demaniali marittime attualmente valide.
Per Sabina Cardinali, portavoce nazionale di CNA Balneatori si tratta “di una misura fondamentale per garantire stabilità al comparto in un momento di crisi gravissima per il settore e per rilanciare gli investimenti. Investimenti che erano parzialmente ripartiti nella scorsa estate e in particolare ad agosto grazie alla presenza sulle spiagge italiane di molti turisti nostri connazionali, quasi il 30% in più del 2019”.
E il responsabile della categoria, Antonio Bianchini aggiunge: “Moltissimi comuni costieri inoltre, hanno già completato la procedura amministrativa di estensione delle concessioni, secondo quanto stabilito dalla norma nazionale che tiene conto del principio di tutela del legittimo affidamento, da sempre sostenuto dalla CNA e riconosciuto dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del luglio 2016”.
Per questo il Governo italiano cerchi in tutti i modi di bloccare la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea che nelle ultime ore ha deciso di inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora relativa al rilascio di concessioni balneari.
Il nostro Paese ha ora a disposizione due mesi per cercare di rispondere alle contestazioni di Bruxelles.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2020 alle 11:42 sul giornale del 05 dicembre 2020 - 351 letture
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