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Norme anti-Covid violate e lavoratori in nero: sospese 5 aziende. Locali e alberghi nel mirino

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Un’azienda agricola, un laboratorio tessile cinese e tre che erogano servizi: tutti sospesi per violazione delle norme anti-contagio e – tre di loro - perché avevano personale non in regola. Sono dunque cinque le realtà ‘punite’ nella provincia di Pesaro e Urbino in seguito a un’importante tranche di controlli eseguiti dai carabinieri dell’ispettorato del lavoro. Una tranche, sì, perché le verifiche sono tutt’altro che finite. E i prossimi sulla lista sono bar, ristoranti e alberghi.

A fare il punto è stato il prefetto provinciale Vittorio Lapolla, a margine di un incontro inerente proprio le attività di prevenzione e di vigilanza nei luoghi di lavoro, a cura del Gruppo ispettivo coordinato dal direttore dell’Ispettorato Territoriale di Pesaro e Urbino Cristiana di Muzio con la partecipazione del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, del comando provinciale dei Vigili del Fuoco e dell’ASUR Area Vasta 1.

Attualmente sono state 79 le verifiche eseguite, in particolare nel settore edile, in quello merceologico, nella metalmeccanica, ma anche nei call center e nell’elaborazione dei dati. Controlli che – come detto – hanno consentito anche di constatare la presenza di lavoratori in nero.

E ora occhi puntati su locali e strutture ricettive, dove si provvederà anche a effettuare una specifica attività di informazione e di sensibilizzazione rivolta alle associazioni di categoria e ai loro affiliati.

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