comunicato stampa
Carboni: "No alla privatizzazione delle spiagge libere"

Ricordiamo che solo il 25% delle nostre spiagge è a libero accesso e la possibilità di privatizzazione di un’ulteriore parte priverebbe i nostri cittadini del diritto fondamentale di ognuno di noi di usufruire di un bene comune.
E soprattutto la necessità di approntare le misure necessarie di sicurezza non diventi in alcun modo un pretesto per ulteriori privatizzazioni e attaccare i beni collettivi. Il guadagnare piccole porzioni di spiaggia non cambierebbe le economie delle concessioni ma certo creerebbe ulteriori disparità, unendosi al fatto che questo andrebbe a gravare su tutte quelle famiglie colpite dalla crisi economica, private non solo del diritto di accesso ai beni comuni, ma a cui con l’impossibilità di permettersi il noleggio di lettini e ombrelloni, va garantito in totale sicurezza l’accesso alle spiagge libere.
Chiediamo quindi non solo che l’amministrazione non conceda altre porzione di litorale libero ma anche di sollecitare la Regione Marche perché si pronunci in questa direzione tutelando le famiglie, i cittadini e tutte quelle persone a cui non possiamo negare, anzi difendere e tutelare, il loro diritto ad avere un litorale libero e gratuito.

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