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comunicato stampa
Ricordando il preside Salucci: alla Gandiglio un 'Memorial' a un anno dalla scomparsa [FOTO]

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Athos Salucci è stato un Preside speciale e profondamente amato: aveva a cuore sì la didattica ma era anche molto dedito al difficile compito di tessere relazioni umane, un valore alla base della Scuola Gandiglio di Fano. Per questo il suo animo e la sua eredità continuano ad esprimersi attraverso la vita di una scuola che, come una compatta orchestra, sulle note della nostalgia e con la potenza della musica, lo ha ricordato e omaggiato a un anno esatto dalla sua scomparsa.

Sono state tantissime le testimonianze che si sono susseguite nel pomeriggio di mercoledì 19 febbraio, durante il “Memorial Athos Salucci”, un momento a lui dedicato ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa (qui i dettagli, ndr). Per l’occasione tutti coloro che nella comunità scolastica vivono e lavorano hanno voluto lasciare un pensiero a lui dedicato, a cominciare dalla Preside Maria Carbone, che ha ricordato come non solo l’Istituto ma tutta la città deve essere grata a un Dirigente che ha contribuito a rendere unica questa scuola con il suo indirizzo musicale. I docenti hanno poi testimoniato il loro affetto attraverso il linguaggio artistico a loro proprio dando vita ad un pomeriggio fatto di musica e poesia di altissimo livello.
Ovviamente presente l’intera famiglia del compianto Dirigente, l’amatissima moglie Cristina, i figli anche loro musicisti e Saul Salucci Presidente della prestigiosa Orchestra Sinfonica di Pesaro che ha omaggiato il pubblico con l’esibizione di un quartetto d’archi.

“La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu…
(…) Prega, sorridi, pensami!”

(Henry Scott Holland)

Il brano della poesia recitata da una docente in conclusione del “Memorial Salucci” spiega bene come tutto il corpo docente, gli amministrativi, i collaboratori scolastici e gli alunni, uniti in una grande famiglia continuerà a sorridere, pensarlo e suonare come solo una grande orchestra sa fare.