Carro su Rossini al Carnevale di Fano: presentato un libro sulla sua genesi [FOTO]

Sono intervenuti:
_Caterina Del Bianco Assessore alla Cultura e dei Beni Culturali del comune di Fano
_Daniele Vimini Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro
_Maria Flora Giammarioli Presidente dell’Ente Carnevalesca
_Ruben Eugenio Mariotti Carrista ed ex presidente dell’Associazione Carristi Fanesi (attuale Carnival Factory)
_Pierluigi Piccinetti Carrista, artista e progettista del carro La Calunnia è un venticello
_Francesca Piccinetti curatrice della pubblicazione
La pubblicazione ha ricevuto il sostegno del Comune di Fano, del Comune di Pesaro (attraverso il Comitato promotore delle celebrazioni rossiniane – Rossini 150), della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, che gentilmente ci ha ospitati anche per la presentazione, dell’Ente Carnevalesca e di Schnell s.p.a. .
Il progetto nasce dalla presa di coscienza della grande risonanza mediatica avuta dal carro allegorico e dalla straordinarietà dell’evento che ha visto i due Comuni, quello di Fano e quello di Pesaro, in accordo con l’Ente Carnevalesca, collaborare economicamente per la realizzazione del carro e, successivamente, per il suo trasporto e stazionamento a Pesaro (presso piazzale della Libertà).
Avevamo a disposizione moltissimo materiale fotografico delle fasi di costruzione in cantiere, realizzato da Ilario Gaggi e Daniele Mancini Palamoni, che abbiamo deciso di sfruttare per far comprendere quale mole di lavoro ci sia dietro un gigante di cartapesta. Per farlo la curatrice ha preferito dare voce a chi ha preso parte alla costruzione, cioè tutti i carristi e le maestranze coinvolte, a vario titolo. Questo per dare maggiore risalto e visibilità a chi, con passione, si dedica alla realizzazione degli elementi fondanti del Carnevale di Fano: i carri allegorici. Nella profonda convinzione che il racconto diretto del “saper fare” sia il miglior mezzo possibile per veicolare la conoscenza di un’arte la cui origine si perde nella notte dei tempi. Inoltre dalle parole dei carristi trapela come questi saperi possano facilmente essere tramandati proprio in occasioni come queste, dove il confronto tra carristi “anziani” e “giovani” è costante, assiduo e proficuo.
Il racconto si snoda in undici capitoli, di cui dieci dedicati alle diverse fasi di lavorazione: dal progetto, alla modellazione, alla carpenteria metallica, fino al trasporto via mare a Pesaro. L’ultimo capitolo è dedicato alle risposte dei carristi e della curatrice alla domanda, apparentemente semplice, ma non scontata, su cosa sia per loro il Carnevale. Definire un evento così effimero come il Carnevale, che ha un limite temporale preciso, non è cosa semplice, soprattutto per chi lo vive in maniera così intensa e profonda, e ne ha fatto parte integrante della propria vita.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-02-2020 alle 11:10 sul giornale del 15 febbraio 2020 - 304 letture
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