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comunicato stampa
Assessora Tonelli, Luzi (In Comune): "Richiesta dimissioni dal M5S scivolone maschilista"

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Nell’era della politica social, urlata e del risentimento, fioccano richieste di dimissioni per qualsiasi motivo legato anche alla banale dialettica politica fra maggioranza ed opposizione. Contestualizzando quindi la forzatura, ed in parte la strumentalizzazione, del Movimento 5S nei confronti dell’Assessora Fabiola Tonelli e registrando come a fatica riescano ad elaborare una critica sul merito, osserviamo con forte preoccupazione lo stile col quale avanzano la richiesta di dimissioni.

Come da peggior tradizione maschilista verso una donna a maggior ragione quando ricopre un incarico pubblico, secondo il M5S, Fabiola Tonelli risulta incapace di assumere posizioni e di agire nella totale consapevolezza politica, quindi le viene immediatamente etichettata addosso l’effigie di donna subalterna, tant’è che riportano: “viene utilizzata da alcuni suoi scafati compagni di viaggio come capro espiatorio quando si vogliono prendere decisioni”, senza denunciare politicamente i nomi dei famigerati scafati compagni di viaggio. Inoltre è curioso come i pentastellati abbiano la certezza di parlare a nome di gran parte dei cittadini fanesi nel chiedere le dimissioni dell’Assessora.

Colpisce e rammarica, assai, la firma della consigliera Marta Ruggeri, donna anch’essa, che abbassa il suo livello ad attacchi personali all’assessora, invitandola a “trovare l’orgoglio personale, l’umiltà e la capacità critica per dimettersi”.

Al netto dei convincimenti programmatici, la mobilità sostenibile, e della concertazione necessaria con le parti in causa, l’attacco alla giovane donna doveva e poteva essere risparmiato, qualifica chi lo muove e spinge tutte noi a stringerci intorno ad un’amministratrice che viene attaccata per l’età, per il suo essere, semplicemente, una donna.

Vogliamo sperare che questo scivolone maschilista possa essere relegato ad un errore da non ripetere poiché squalifica l’azione politica di una città che merita decisamente di più.

Da Carla Luzi