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Rifiuti: digestore anaerobico, la preoccupazione di Confesercenti: "Si faccia chiarezza"

3' di lettura Fano 28/10/2019 - Confesercenti ama Fano, tanto che per decenni ha investito molti soldi e molto lavoro per organizzare manifestazioni che hanno contribuito alla crescita dell’immagine turistica della città e all’evoluzione della ristorazione locale, anche in termini economici.

Quindi Confesercenti si ritiene a tutti gli effetti azionista della città. Abbiamo riconosciuto che Fano, grazie alla sua Amministrazione, a e agli altri protagonisti che in questi anni, insieme con noi, hanno dato vita ad eventi di spessore (Passaggi Festival, Fano dei Cesari, Carnevale, Fano Jazz ed altri), ha gettato le basi per dotarsi finalmente di una dimensione di città turistica. Siamo convinti che sia la strada giusta ed è per questo che ci preoccupa molto la notizia improvvisa che a Fano è previsto un impianto di raccolta e trasformazione dei rifiuti organici di tutta la provincia.

E’ possibile che la preoccupazione derivi anche dalla mancanza di notizie e dati precisi, ma riteniamo che mettere a conoscenza imprese e cittadini di un progetto di tale rilevanza, sia un dovere primario dell’Amministrazione. Riteniamo che coloro che hanno investito ed investono nel turismo debbano essere esaurientemente informati.

Quale sarà l’effettivo risparmio sulle bollette per le imprese? Qual è la convenienza che avrà la città nel raccogliere i rifiuti di tutti gli altri comuni? Nelle casse comunali entreranno soltanto 300.000 euro all’anno come è stato detto? Quante tonnellate di rifiuti organici produce Fano? Quante ne produce la provincia? Quante tonnellate di rifiuti organici servono perché l’impianto si sostenga economicamente e perché ne sia garantita la corretta manutenzione? Quale sarà l’impatto sulla viabilità con il viavai di mezzi carichi di organico che arriveranno a Fano da tutta la provincia? Quanti camion al giorno sono previsti? Sono stati quantificati, e su chi peseranno, i costi che necessariamente dovranno essere affrontati alla fine del ciclo di vita dell’impianto per lo smantellamento e la bonifica dell’area interessata?

Queste sono solo alcune delle domande che noi, e presumiamo anche tutti i cittadini di Fano, ci poniamo.

Ci sono questi numeri? E se non ci sono, su che base i consiglieri comunali decideranno il da farsi?

Confesercenti chiede prima di tutto un confronto con l’Amministrazione comunale dove venga fatto ciò che l’Amministrazione non ha fatto finora cioè informare sul progetto le imprese e i cittadini tutti.

Siamo preoccupati, solo perché siamo disinformati?








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-10-2019 alle 11:46 sul giornale del 29 ottobre 2019 - 425 letture

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