comunicato stampa
Ex ferrovia Fano-Urbino, FVM replica a Tosi: "Con lui PD non ci mette la faccia ma accoglie le tesi di uno pseudo-ecologista"

Queste sono le idee di Enrico Tosi sulla mobilità sostenibile e sulla ferrovia Fano-Urbino espresse in un suo scritto sulla rivista Ambiente nel 2005. Un venditore di automobili sarebbe meno efficace altroché ambientalista o sostenitore della piste ciclabili!
Enrico Tosi, in realtà, è il portavoce del PD locale sulle questioni della ferrovia Fano-Urbino, è’ l’ avanscoperta del partito che in trentadue anni non ha mai fatto nulla per tentare di riattivarla, anzi ne ha voluto decretare addirittura la dismissione attraverso il suo maggior rappresentante Matteo Ricci quando era presidente della provincia.
In tutti questi anni non c’è stata manifestazione, incontro o dibattito organizzato dal PD sulla pista ciclabile al posto della ferrovia Fano-Urbino in cui Tosi non fosse protagonista. Dopo un passato come segretario dei Verdi di Fano la cui gestione ridusse il partito al lumicino è ovviamente passato nelle file del PD anche una candidatura al consiglio comunale nel 2014.
Ma continua a firmarsi Enrico Tosi “ l’ ambientalista” così il PD non ci mette la faccia ma accoglie le tesi di un pseudo-ecologista che con razionalità e pragmatismo pontifica l’unico futuro possibile della ferrovia Fano-Urbino: la pista ciclabile.
Il PD locale non vuole apparire come il partito che distrugge le ferrovie, così, visto che la legge sulle ferrovie turistiche ( voluta fortemente dal PD nazionale!) gli ha impedito di raggiungere legittimamente i propri scopi, adesso ci prova consentendo di realizzare opere edilizie (nuove strade divellendo i binari o ampliamenti di case vicino alla ferrovia) in modo tale da creare degli ostacoli che poi Tosi stigmatizza.
Il PD pesarese se vuole realizzare la pista ciclabile lo faccia senza dire che non è stato possibile ripristinare la ferrovia o che illuda qualche suo elettore poco convinto che in un futuro lontano ci sarà sempre la possibilità di riattivarla; noi rimaniamo comunque sconcertati di come un partito che a livello nazionale promuove lo sviluppo del ferro, a livello locale fa esattamente il contrario e soprattutto si disinteressa di un entroterra sempre più spopolato e sofferente a causa di carenza di servizi e delle possibilità di sviluppo.
Per onestà intellettuale speriamo che il PD locale la finisca con questo teatrino e firmi direttamente i comunicati di Tosi ed esca dall’ipocrisia di autoproclamarsi il partito che è a favore dell’ambiente, della mobilità sostenibile, del trasporto pubblico e della coesione sociale.
Per concludere usiamo gli stessi toni del sig. Tosi affermando: “Piaccia o non piaccia i trasporti pubblici, specie su ferro, si stanno modernizzando e stanno riprendendo piede in Europa ed in Italia poiché hanno dei formidabili pregi rispetto all’auto: minori emissioni e consumi per passeggero trasportato, minor necessità di spazi, minori costi complessivi e maggior sicurezza ed accessibilità ad ogni fascia di popolazione. Prima o poi il nostro territorio si troverà ad un bivio: adeguarsi e modernizzarsi nei propri sistemi di trasporto od isolarsi e restare tagliato fuori dai flussi di traffico che contano; non tenerne conto è come mettere la testa sotto la sabbia.”

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