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Forza Italia chiama la Mussolini: "Ho scoperto la vostra moretta" [FOTO]

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"Quanto è buona!", ha esclamato tenendo in mano il classico bicchierino di vetro. Dentro, una moretta fanese appena preparata. A sorreggerlo, Alessandra Mussolini, ospite della sezione locale di Forza Italia - partito in cui lei è recentemente rientrata - per un pranzo fugace al ristorante '"Idea.le" di Piazza XX Settembre.

La Mussolini è rimasta rapita dalla tipica bevanda fanese. "Sono astemia - aveva premesso -, ma questa la devo proprio assaggiare". Al termine del pasto, un incontro con la stampa di appena cinque minuti, per una panoramica sull'Europa in vista delle elezioni del 26 maggio – lei stessa è candidata con Forza Italia nella circoscrizione centro -, ma anche per toccare alcune questioni squisitamente locali. Con stoccate alla Lega e a Laura Boldrini.

Tra gli argomenti cari ai fanesi c’è di certo la pesca. “Su questo punto, in Europa, si devono calmare. Impongono troppe nome – ha detto la Mussolini -, e noi dobbiamo fare fronte comune contro questa cosa. Ma per farlo ci dobbiamo essere”. Il riferimento è chiaro: tra due domeniche, secondo lei, occorre mettere la crocetta sul partito di Silvio Berlusconi. “È l’unico candidato di centrodestra non truffaldino. Salvini e Meloni – ha detto – poi se ne torneranno in Italia, mentre noi abbiamo l’unico leader che intende rimanere lì a Bruxelles. È questa, oggi, la sua nuova dimensione”.

Alleati alle amministrative, ma non alle europee. Per questo la Mussolini ha lanciato più di un affondo alla Lega. “Finora, in Europa, sono stati in un gruppo che non contava niente. Sull’immigrazione sono sempre sul piede di guerra, ma non sono stati decisivi nemmeno su questo, proprio perché fuori da ogni possibilità decisionale”. Un tema, quello dei migranti, per il quale – secondo la Mussolini - gli altri Paese membri dovrebbero fare di più. “L’Italia – ha detto - ha fatto il lavoro sporco su tutto. Abbiamo aiutato gli immigrati in tutti i modi, ma mai Francia e Germania”.

Per il resto, la parola chiave è semplificazione. “Ho già proposto di snellire le procedure per quanto riguarda il commercio. Troppi sono gli adempimenti per chi avvia un’impresa, e all’inizio non hai abbastanza know-how. Per i primi tre anni – ha precisato – bisogna semplificare le procedure. Come se fossimo dei bambini: man mano che impariamo ci aumenti tasse e adempimenti. Ma se sei straniero è tutto più facile. Chissà perché loro riescono ad andare avanti. Magari sono i vigili che non li vanno a controllare”.

Sempre in tema di commercio, la Mussolini ha ribadito la sua contrarietà alle sanzioni ai danni della Russia. “Vi dicono una cosa che non ho mai detto: per via delle mie posizioni filorusse, dieci giorni fa ho ricevuto una lettera in cui mi si vieta di mettere piede in Ucraina per i prossimi tre anni. Ma chi se ne frega? Viva la Russia tutta la vita. E abbasso l’Ucraina”.

Infine un affondo bipartisan. La Mussolini ha fatto capire di non condividere la guerra di Salvini ai cannabis shop. “Devi combattere gli spacciatori e i nigeriani – ha detto -, che neanche vanno in galera. Poi, per carità, quei negozietti non piacciono neanche a me, però non mi concentrerei su queste cose. Mi pare che lì vendano pure i papponi per i cani alla cannabis. Ecco, lasciamoli a quella ‘cannarola’ della Boldrini”.