Sanità, la Cisl dopo il rinvio della delibera: "La confusione regna sovrana"

sanità ospedale 2' di lettura Fano 12/01/2019 - Il ritiro della delibera in consiglio comunale a Fano per la realizzazione delle infrastrutture viarie e per il cambio di destinazione del terreno per la realizzazione della clinica privata conferma la mancata programmazione delle scelte sanitarie nel territorio di competenza dell'AV1.

Si perde tempo energie per progetti come la clinica privata o il fantomatico ospedale unico, non si ascolta il territorio, si privatizzano strutture pubbliche (Cagli dopo Sassocorvaro..il prossimo Fossombrone? Pergola? ) non si avviano le famose Case della Salute.

Il territorio e la popolazione non hanno bisogno di queste mega strutture ne tantomeno di una clinica privata perché altre sono le urgenze . La Cisl di Fano già nei mesi scorsi avevo espresso la sua contrarietà alla realizzazione di una clinica privata a Fano( quanti posti letti convenzionati? Insufficiente bacino di abitanti per la sostenibilità di tale struttura, drenaggio di risorse pubbliche sottratte alla sanità pubblica del territorio). Ribadiamo nuovamente la nostra posizione siamo contrari alla clinica privata convenzionata. Se qualche imprenditore vuole assumersi il rischio di impressa realizzi una clinica privata non convenzionata. ( NOTEVOLE LA DIFFERENZA).

Chiediamo il rafforzamento della sanità territoriale iniziando dall’ospedale di Urbino, dai presidi ospedalieri (Fossombrone Cagli Sassocorvaro ) e dai servizi ambulatoriali distrettuali. ( In alcuni comuni del nostro territori la popolazione anziana raggiunge il 30 % della popolazione attiva e gli anziani hanno bisogno di servizi territoriali e domiciliari).

Chiediamo che l’ospedale di Pergola assuma il ruolo significativo per il territorio della alta val Cesano senza continuare invece nella sua lenta e silenziosa destrutturazione. Chiediamo misure idonee per il rafforzamento del Sert tenuto contro della devastante diffusione di dorga alcol (soprattutto trai giovani ) e del triste fenomeno della ludopatia. Chiediamo di conoscere e di confrontarci sulla reale integrazione tra l’ospedale di Fano e quello di Pesaro. Ad oggi l’unica cosa certa è lo spogliamento dell’ospedale di Fano che ha perso tutte le sue eccellenze e sta diventando un semplice poliambulatorio. Tutto questo diventerà strutturale perché prima della realizzazione del famoso ospedale “Unico” passeranno molti anni e forse mai si realizzerà Si abbattano realmente le liste d’attesa con l’utilizzo h24 delle strumentazioni in dotazione presso le strutture pubbliche ospedaliere e distrettuali.

Si realizzi a Fano la famosa clinica pediatrica (l’ospedaletto di Fano chiuso ed in degrado) per le cure palliative che ridurrebbe immediatamente la mobilità passiva e invererebbe addirittura la tendenza con beneficio per le casse della sanità regionale. Dove sono finite le promesse e gli impegni presi... Si doti il nostro territorio di una Reale rete di emergenza urgenza perché le notizie di questi giorni confermano l’inadeguatezza di tale rete.

Non si può continuare a destrutturare la sanità pubblica con scelte silenziose. Diciamo basta a questo metodo: chiediamo UNA VERA PROGRAMMAZIONE SANITARIA che ascolti e si confronti con la popolazione e con chi ne rappresenta come la Cisl di Fano una parte considerevole.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-01-2019 alle 16:06 sul giornale del 14 gennaio 2019 - 432 letture

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