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Banca Marche, per i risparmiatori possibile recuperare fino al 100% dei soldi persi

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Dopo aver ottenuto l'80% del rimborso, ora si apre la via per avere anche il restante 20%.

Nuove notizie in casa Banca Marche. Situazioni che possono interessare i vari risparmiatori. Giovanni Franchi, presidente Konsumer per l’Emilia Romagna, ha voluto chiarire alcuni aspetti relativi alle vicende delle banche finite in default. “ Tutti i possessori di obbligazioni subordinate delle banche finite in default, ossia Carife, Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, hanno ancora speranza di recuperare i risparmi perduti.”. Per capire meglio le dinamiche occorre fare un piccolo passo indietro.

Nello specifico un cittadino di Fossobrone, il giorno 10.12.07, si era recato presso una Filiale di Banca Marche con l’obiettivo di effettuare un’operazione di prelievo. In quell’occasione il medesimo era stato convinto ad acquistare 200.000,00 euro di obbligazioni subordinate Banca Marche per complessivi € 202.827,84; somma, questa, che rappresentava la quasi totalità del capitale investito dal quel risparmiatore. Sono poi note le vicende della Banca delle Marche: la medesima è stata posta dal Ministro dell’economia e delle Finanze, con decreto in data 15 ottobre 2013, in Amministrazione Straordinaria e la Banca d’Italia, con provvedimento del 22.11.15, ha disposto il trasferimento di tutte le attività e delle passività di tale istituto di credito ad un ente ponte definito Nuova Banca delle Marche. A seguire vi è stata la fusione per incorporazione di quest’ultima con UBI Banca (Unione delle banche Italiane) s.p.a.

Da ricordare, infine, che il risparmiatore, come tutti quelli che si trovavano nella sua condizione, ha avuto il rimborso dell’80% di quanto investito. Avendo ricevuto l’importo di € 160.320,00 e cedole per € 23.717,43, il suo danno era di € 18.790,41. Per ottenere il rimborso della minusvalenza si è mosso il legale nonché presidente di Konsumer per la Regione Emilia Romagna. Il difensore è ricorso all’ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie), che con decisione n. 1298 del 7 gennaio 2019 ha condannato la Nuova Banca, ossia UBI al pagamento della somma di € 47.216,31, ossia la minusvalenza rivalutata, da maggiorarsi con gli interessi legali dal provvedimento al saldo. È questa la prova – secondo il parere del legale – che tutti i possessori di obbligazioni subordinate delle banche finite in default, ossia Carife, Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, hanno ancora speranza di recuperare i risparmi perduti. Insomma, dichiarazioni che lasciano ben sperare. L’istituto di credito avrebbe, infatti, dovuto comunicare che non si trattava di normali obbligazioni, ma di titoli che sarebbero stati pagati dopo il saldo di tutti gli altri debiti della banca, vale a dire carta straccia. Vari uffici e organi specializzati, tra cui Konsumer, sono a disposizione per tutti quelli che si trovano nella medesima situazione, allo scopo di recuperare i risparmi perduti.