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Pista ciclabile lungo la ferrovia Fano Urbino: Fiab, "Facciamola presto"

2' di lettura Fano 24/08/2018 - Sono uscite le statistiche Istat degli incidenti stradali in Italia nel 2017. Sono cifre spaventose a cui purtroppo siamo assuefatti, una vera e propria strage che ogni anno si consuma per imprudenza, distrazione, controlli inadeguati, ecc.: 174.933 incidenti, 3.378 morti, 246.750 feriti! In particolare, sono morti 254 ciclisti e 600 pedoni, evidentemente soprattutto in città, dove sono concentrati gli "utenti deboli della strada".

Nei paesi più evoluti si sono presi vari provvedimenti in ambito urbano: zone pedonali o a traffico limitato sempre più estese, velocità massima 30km, restringimento delle carreggiate, incentivi per i mezzi pubblici ma soprattutto percorsi sicuri per chi si muove a piedi o bicicletta; e non certo per moda ma perché conviene: si risparmia, si combatte la sedentarietà e si arriva prima nei tragitti brevi.

Di conseguenza, si costruiscono piste ciclopedonali sicure e di grande qualità; si comincia anche in Italia, sulla base del progetto Bicitalia elaborato dalla Fiab e comprendente tra gli altri un percorso da Fano a Grosseto.

Le piste ciclabili non servono solo per andare a passeggio nei giorni festivi, come qualcuno pensa proponendo anche percorsi astrusi in luoghi ameni; sono invece vere infrastrutture, indispensabili per migliorare mobilità, sicurezza, qualità della vita ed appetibilità turistica dei territori; e oggi, in base alla legge 2/2018, hanno la stessa dignità (cioè diritto a finanziamento, manutenzione, ecc.) di strade, autostrade e ferrovie.

Le Marche prevedono di realizzarne una molto importante lungo la Fano Urbino, ferrovia dismessa e non ancora classificata come turistica; serve in particolare nei centri urbani, dove spesso mancano addirittura i più elementari strumenti di sicurezza, i marciapiedi; serve per convogliare verso l'entroterra i flussi cicloturistici che utilizzeranno la Ciclovia adriatica in via di realizzazione dal Friuli alla Puglia; e serve anche per proteggere e conservare gli elementi essenziali di una ferrovia, che già lo scorso anno ha corso il rischio di essere fatta a pezzi e venduta ai privati.

Per questo bisogna fare la pista ciclabile, l’unica soluzione ragionevole di un problema antico; c’è già un progetto di massima e sono state anche trovate le somme necessarie. Facciamola presto! Facciamola bene!






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-08-2018 alle 10:36 sul giornale del 25 agosto 2018 - 520 letture

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