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comunicato stampa
Nuova Fano: "Vogliamo salvare l'ospedale, il Santa Croce smantellato dal Pd in silenzio giorno dopo giorno"

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La vicenda sanitaria fanese ma anche provinciale non deve rimanere nel silenzio e noi del Circolo Nuova Fano non lo permetteremo. Il circolo sta crescendo dando forza alla nostra voce. La verità viene sempre fuori infatti Il Presidente della Regione Ceriscioli con la complicità del suo Partito, il PD, insieme ai suoi sindaci, in provincia, compreso il fanese Seri stanno, piano piano e in silenzio, concedendo il territorio provinciale alla sanità privata. Quella a pagamento.

Dopo tanti racconti e tante sceneggiate insieme ai suoi attori preferiti del PD la chiusura degli ospedali dell’entroterra come Cagli, Sassocorvaro la trasformazione dell’ospedale di Fossombrone in casa della salute e la trasformazione del Santa Croce (documento firmato dal sindaco di Fano), in Stabilimento denota il disegno assurdo che questi soggetti istituzionali hanno della nostra sanità.

Infatti proprio in questi giorni stiamo assistendo all’entrata del privato anche nella struttura dell’ex Ospedale di Fossombrone. Un privato, che entra in silenzio e si insedia all’interno di quella struttura senza neanche mettere a conoscenza il Sindaco e la sua giunta, a cui viene concesso l’utilizzo delle apparecchiature sanitarie del pubblico. Tutto da dire. Infatti sappiamo che la sanità privata ha già da tempo preso possesso della struttura di Cagli e Sassocorvaro.

Non possiamo fare a meno di notare che mentre il sindaco di Fossombrone si oppone fermamente all’entrata del privato all’interno dell’Ospedale, il sindaco della nostra città, Massimo Seri, invece accoglie il privato a braccia aperte e gli concede anche il terreno di Chiaruccia. Intanto, attraverso il documento di intesa firmato con Ceriscioli, distrugge il Santa Croce che perde il nome di Ospedale e acquista quello di Stabilimento.

Si proprio così stabilimento ospedaliero dipendente da Pesaro che come diciamo da tempo PIGLIA TUTTO! Un luogo che, a differenza di quanto volevansi dimostrare dal documento, sta perdendo giorno dopo giorno le specialità importanti, vedi Ortopedia, Pediatria, non ultima Cardiologia e sarà così anche per la maternità e quant’altro. Insomma Fano non ha più un Ospedale ma uno stabilimento di non si sa cosa. Ricordiamo che un documento simile fu firmato anche a Fossombrone ma fu subito dimenticato dal Presidente della Regione che ne disattese le promesse.

Infatti a Fano, dopo i tanti festeggiamenti di Seri e del PD, è finito tutto nel dimenticatoio. Fano si smantella in silenzio giorno dopo giorno e i cittadini se ne accorgono al momento del bisogno. Tra l’altro non abbiamo avuto più notizie dalla famosa postilla della chirurgia H 24 di urgenza che è già di fatto andata a farsi benedire perché il polo chirurgico vero e proprio è stato inaugurato a Pesaro e la chirurgia d’urgenza richiede un impegno tale che non si può concedere ad un luogo che non è più Ospedale. Anche il Pronto soccorso di fatto non gestisce più da tempo i codici rossi ma fa attività di stabilizzazione dell’infortunato come dichiarato in gergo anche da qualche medico. Questo significa che Fano è solo un punto di passaggio dei codici rossi che vengono stabilizzati e inviati a Pesaro. Quindi c’è da stare con le dita incrociate sperando che un paziente in codice rosso, dopo il passaggio a Fano, arrivi vivo a Pesaro. Purtroppo questa è l’assurda realtà!

Proprio non molto tempo fa il Presidente della Regione Ceriscioli in una riunione dei sindaci svela l’arcano e dichiara che farà l’Ospedale unico con un unico Pronto Soccorso provinciale e la stessa cosa è già in programma per tutta la regione. Quindi anche da questo si deduce che il documento d’intesa di Seri è andato a farsi benedire perché Fano non rientra in tale progetto ma tra le strutture da chiudere. Queste dichiarazioni, del matematico professore, preannunciano la messa in ginocchio della sanità pubblica e offrono una prateria succulenta al privato che userà le strutture ormai chiuse e smantellate, così sarà anche per Fano.

Ribadiamo dunque la nostra contrarietà all’Ospedale Unico e riteniamo, anzi ne siamo ormai certi, che solo la proposta di un sistema policentrico spinto, che riapre gli ospedali esistenti con un nuovo piano sanitario possibile, è la via sicura per la salvezza della nostra sanità.

Noi continueremo a combattere perché il nostro obiettivo è quello di salvare l’Ospedale della terza città delle Marche e ridare dignità ai cittadini di Fano e all’Utenza dell’entroterra che ha sempre avuto Fano come riferimento.

Il sindaco di Fano Seri, che ora è in campagna elettorale, ha già avviato di fatto la chiusura dell’Ospedale della terza città delle Marche che, a differenza di quanto dice insieme al PD, NON RIMARRÀ APERTO almeno che non cambi il governo della città e della Regione. SAPPIATELO!



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