Una cura contro il diabete: la fanese Francesca D’Addio a un passo dall’impresa

L’incontro si è tenuto martedì mattina nella Sala della Concordia. Sotto i riflettori proprio lei, la ricercatrice che - dopo i successi d’oltreoceano - è tornata in Italia con l’intenzione di continuare a fare sul serio. Forte delle sue 45 pubblicazioni e dei tantissimi riconoscimenti ottenuti, ha anche – e soprattutto – creato nel 2016 una startup di ricerca denominata “Enthera”, in collaborazione con Paolo Fiorina. Proprio qui sono “atterrati” i 4 milioni di euro, nella prospettiva di avviare – forse già dal 2019 - la sperimentazione sull’uomo di un trattamento che lascia ben sperare. Le cavie da laboratorio sottoposte a questa cura, infatti, non hanno avuto bisogno di insulina anche per un periodo di quattro anni, un risultato che apre nuovi e interessanti scenari per il futuro della ricerca contro il diabete di tipo 1.
Il trattamento ideato fa in modo che sia il pancreas a produrre in modo corretto l’insulina necessaria. L’obiettivo finale resta quello di creare un vero e proprio farmaco, tuttora in via di sviluppo. La D’Addio conta che il nuovo medicinale possa entrare in commercio entro tre o quattro anni. “Non siamo lontani dalla cura”, ha assicurato.

Questo è un articolo pubblicato il 22-08-2018 alle 19:11 sul giornale del 23 agosto 2018 - 4684 letture
In questo articolo si parla di attualità, fano, redazione, salute, ricerca, diabete, articolo, Simone Celli, Francesca D'Addio
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/aXGW