Ex ferrovia Fano-Urbino, per la FIAB serve una ciclabile di qualità: "In compagna elettorale il tema torna sempre in auge"

Per qualcuno non contano i calcoli costi/benefici, né il disinteresse trentennale di RFI, né l’opinione di numerose associazioni ambientalistiche e culturali, di tanti amministratori pubblici, ecc.; non conta neanche la stessa legge 128/2017 sulle ferrovie turistiche, in cui si legge che la Fano Urbino è classificata come tratta turistica (quindi non per il TPL) solo se il ripristino, il mantenimento in esercizio, la funzionalità e la sicurezza sono “finanziati nell'ambito del contratto di programma con il gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale ovvero nell'ambito delle risorse destinate da ciascuna regione all'infrastruttura ferroviaria regionale di competenza”; in sostanza, qualcosa come 150 - 200 milioni di euro da impiegare per alcune corse turistiche all'anno, magari in alternativa al trasporto dei pendolari; ma, giustamente, siccome né RFI né Regione Marche sono in grado di sostenere un carico del genere, si sono cercate e trovate soluzioni alternative.
Particolarmente attivo è il "partito del no", con motivazioni sempre meno convincenti e, purtroppo, anche ingiustificabili attacchi personali ai rappresentanti del territorio in Regione che si stanno impegnando per l'unica opera oggettivamente realizzabile a breve medio termine, oltretutto senza precludere alcuna opzione futura: una pista ciclabile di qualità, che non può essere realizzata dovunque come se servisse solo per escursioni domenicali e può benissimo riutilizzare ferrovie dismesse, come prevedono la legge nazionale 2/2018 e la legge regionale 38/2012. Ma, evidentemente, in campagna elettorale il facile consenso prevale sugli interessi generali, per esempio quello di garantire la sicurezza sempre a rischio di ciclisti e pedoni almeno tra Fano e Fossombrone, o di sviluppare un turismo sulle due ruote in grado di attirare tantissime persone interessate alla cultura, alla enogastronomia e alla bellezza di territori ancora non stravolti dal turismo “mordi e fuggi”; come dimostrano i positivi risultati non solo economici di chi ha già da tempo investito in questa direzione.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-08-2018 alle 20:38 sul giornale del 17 agosto 2018 - 545 letture
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