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Cinema e solidarietà, arriva “Tiro libero” della star Simone Riccioni (lunedì 25 giugno al Politeama di Fano) [FOTO]

4' di lettura Fano 23/06/2018 - Una storia vera. Il tema è la forza, quella di chi si rialza. Sempre. I protagonisti sono ragazzi disabili, e la loro passione è la pallacanestro. Tutto questo è “Tiro libero”, un film distribuito già lo scorso settembre – e che ha vinto diversi premi -, ma che lunedì 25 giugno verrà proiettato in via eccezionale al Politeama di Fano per un’iniziativa benefica. Appuntamento alle 21 con la pellicola scritta, prodotta e interpretata da Simone Riccioni, giovane talento già visto in altri film, oltre che in una miriade di spot. Con lui anche attori del calibro di Nancy Brilli e Biagio Izzo, in una commedia di formazione incentrata sul baskin – la pallacanestro giocata dai disabili -, sui giovani e sull’importanza dell’integrazione.

A coordinare il tutto è Davide Cecchini, che in questo progetto sta mettendo anima e corpo. “L’ho visto al cinema – ha raccontato -, e appena uscito ho detto alla mia ragazza che l’avrei voluto portare a Fano”. La “regia” dell’evento è proprio di Davide, in sinergia con la parrocchia di San Paolo del Vallato. Il desiderio è quello di creare un incontro che unisca intrattenimento e solidarietà, pensato per i giovani e non solo. Il costo del biglietto è di 5 euro – duecento quelli già venduti -, e il ricavato servirà a finanziare le nuove divise della squadra di baskin fanese, rappresentata da Anna Sassi dell’ASD Basket Fanum.

Come se lo scopo benefico non bastasse, vi è almeno un altro motivo per precipitarsi in sala lunedì sera: la presenza dello stesso Simone Riccioni, che racconterà la genesi del film e risponderà alle domande del pubblico. Nella pellicola è lui a interpretare Dario, cestista bravo ma arrogante, costretto a rivedere il suo modo di essere quando entrerà in contatto con alcuni atleti disabili. Nel cast, di disabili veri, ce ne sono tre. Militano nella squadra di Giulianova, e sono stati loro a contattare Simone, contribuendo a fare del film un grande romanzo visivo sulla tenacia e sulla forza di volontà.

“Con questo mio secondo lavoro ho voluto far vedere chi sono i veri vincenti, e senza fare moralismi. Questi ragazzi, se cadono, si rialzano”, ha spiegato Riccioni, che ha poi puntato il dito contro alcuni critici cinematografici. “Hanno detto che i ragazzini, in scena, muovono le gambe, e che questo non va bene. Sono persone pronte a uccidere un film quando contengono dei messaggi positivi, mentre si è sempre in prima fila quando si parla dei ragazzi che si uccidono fuori dalle discoteche”.

Simone non ha peli sulla lingua nel difendere il suo lavoro. Crede nei temi che tratta, lui che è nato in Uganda da una famiglia impegnata con l’AVSI – un’associazione attiva sul fronte della cooperazione e della dignità umana - ma poi è tornato a Macerata e, tra le altre cose, ha fatto anche l‘attore pagliaccio a scopo benefico. Ha appena trent’anni, ma la sua carriera è già degna di nota. Ha lavorato per Dario Moccia, con Maria Grazia Cucinotta e persino con Christopher Lambert. Ha pure vinto diversi premi prestigiosi, ma i primi passi li ha mossi dapprima nei teatri parrocchiali, poi - dal 2009 - recitando in spot per grandi aziende come Diesel, Fiat, Borotalco, Sky e Vodafone, ma anche in serie televisive come I Soliti Idioti.

Al cinema è già apparso in “E fu sera e fu mattina” e in “Universitari - Molto più che amici” di Federico Moccia, mentre il suo primo film come produttore associato e co-sceneggiatore è “Come saltano i pesci”, con cui ha vinto il premio come attore rivelazione al Gold Elephant Festival di Catania. In quel caso si era occupato di famiglia e di redenzione, ora di disabilità, mentre il suo prossimo film parlerà di droga. Simone cercherà di sensibilizzare soprattutto i giovanissimi, partendo dalla storia vera di una sua cara amica. La giovane star vuole portare al cinema, di mattina, circa 100mila studenti. Servirà un bello sforzo per arrivare a tanto. Sicuramente Fano farà la sua parte. Il sindaco Massimo Seri ha già garantito il suo impegno per far sì che l’iniziativa vada davvero in porto. “La vera sfida – ha detto - è contaminarsi, far comprendere certe realtà senza più girarci dall'altra parte. Servono messaggi culturali nuovi. Il baskin? Qui a Fano io l'ho visto nascere. È uno sport fantastico. La sua forza è che tutti sono protagonisti e determinanti per il risultato finale, anche chi ha difficoltà maggiori”. Intanto, però, è bene fare un passo alla volta. Cominciando dal Politeama, magari. Per segnare un tiro libero a favore dell’integrazione e della solidarietà.

Per informazioni e biglietti chiamare il numero 333-6136054, oppure presentarsi direttamente al botteghino del cinema dopo le 20 30.








Questo è un articolo pubblicato il 23-06-2018 alle 17:57 sul giornale del 25 giugno 2018 - 591 letture

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