Dalla spiaggia alle “tela”: i sassi d’autore di Stefano Furlani in mostra alla Darsena Borghese [FOTO]

4' di lettura Fano 20/04/2018 - L’arte è una cosa seria. E ogni cosa seria, in fondo, non è che un gioco. È l’inatteso, qualcosa che prende forma da una visione. Tutte considerazioni, queste, in grado di riassumere al meglio l’arte di Stefano Furlani, un vero creativo. Come definire, altrimenti, un uomo che raccoglie un sasso, lo osserva, lo assembla con altri e dal niente crea pesci, barche, leoni e donne che prendono il sole? Fanese doc, è conosciuto anche all’estero ma non ha mai esposto nella sua città. Ora è finalmente il momento di rimediare, con una sua esposizione personale presso la Darsena Borghese aperta al pubblico dal 21 aprile al 13 maggio.

La mostra, dal titolo “Sui miei passi…”, sarà composta da 54 opere. Più una ancora in forse, e che nel caso si rivelerà una vera sorpresa. I suoi lavori sono stati accuratamente divisi per tematiche. Dal mare ai paesaggi, dalla religione ai ritratti, soprattutto di donne. Sono queste le immagini partorite dalla fantasia di Stefano, che parte sempre da una chiave. Un sasso-chiave. Lo riconosce: è da lui che creerà la sua nuova composizione. È questione di saper immaginare, il resto è tutta manualità. E, come detto, tutto è nato da un gioco. Ha cominciato con suo figlio Davide a raccogliere in Sassonia le “tessere” dei suoi singolari “mosaici”. Il bimbo, ad appena tre anni, si divertiva a raccogliere i sassi più strani ed evocativi, per poi appoggiarli sul lettino del padre. All’inizio ne uscivano delle opere astratte. Le fotografava, ma la sera venivano distrutte o lasciate a riva, in balia del mare e dei passanti. Poi ha deciso di rendere immortali le sue intuizioni. Non attraverso delle foto, ma facendone dei quadri. Ha cominciato a incollare i sassi su una base di legno, come un pittore che disegna sulla tela.

È nata così una passione che lo ha fatto viaggiare parecchio. In Italia (Mantova, Urbino, Ancona, Matera, Roma, Milano, Udine e non solo), ma anche in Germania – lo scorso maggio, in occasione dei festeggiamenti per il gemellaggio con Rastatt - e negli Stati Uniti - alla Joby Potter and Gallery di Truro, città nei pressi di Cape Cod, nel Massachusetts –, per poi finire anche sulla pagine di riviste e tabloid prestigiosi come l’inglese “The Sun”. Un successo internazionale che si riflette anche nel virtuale, come dimostrano i quasi 38mila fan conquistati in cinque anni dalla sua pagina Facebook “Sassi d’autore”.

Ma dopo tanto girovagare, per Stefano e per i suoi (capo)lavori è ora di tornare a casa. Nella sua Fano, dov’è nato 45 anni fa e dove tuttora vive e lavora. Ma soprattutto è un ritorno al mare, dove tutto è cominciato. E quale posto migliore della Darsena Borghese, lì dove c’era il vecchio porto della Città della Fortuna? L’appuntamento è fissato per sabato 21 aprile alle ore 18 30, per un’inaugurazione in grande stile, una festa vera e propria con tanto di proposta enogastronomica curata da Villa Rinaldi e dalla pasticceria Cavazzoni, accompagnata dalla musica di Stefano Fucili e Fabrizio Bartolucci. Poi la mostra, curata dall’esperta d’arte Raffaella Zuccarini, sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23. Stessi orari per il sabato, la domenica e i festivi, con l’aggiunta della mattina dalle 10 30 alle 12 30.

Ironia, fantasia, delicatezza e sensibilità: sono queste le caratteristiche attribuite a Furlani da Stefano Marchegiani. Il vicensindaco e assessore alla cultura ha conosciuto l’artista fanese in un modo bizzarro. Non nella città in cui entrambi vivono, bensì a Matera. Stefano stava esponendo in un circolo culturale del posto. Marchegiani è rimasto sorpreso di trovare un suo concittadino proprio lì, ma non di scoprire un altro valido artista proveniente dalla Città della fortuna, in cui, a suo dire, la creatività di certo non manca. Dal canto suo, “Mr. Sassi d’autore” è eccitato all’idea di mettere in vetrina i suoi lavori a un passo dall’acqua, lui che la sua arte l’ha ricavata proprio a un metro dal mare. “Da tanto mi chiedevano una mostra qui. Sento la curiosità dei fanesi – ha detto -, e spero di non deluderli”.








Questo è un articolo pubblicato il 20-04-2018 alle 00:00 sul giornale del 21 aprile 2018 - 1638 letture

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