Truffa dello specchietto rotto a Rosciano di Fano: la vittima scopre l’inganno, arrestato un 27enne

3' di lettura Fano 17/04/2018 - Mi hai rotto lo specchietto, anzi no. Durante la mattinata di lunedì 16 aprile è andata di nuovo in scena una delle truffe più “tradizionali” tra quelle che avvengono in strada. Si prende di mira un automobilista, lo si insegue inducendolo a fermarsi, poi lo si accusa di aver provocato un danno per costringerlo a pagare. Ma quando la vittima è più scaltra del truffatore, il finale è ancora tutto da scrivere.

È successo ieri, dalle parti di Rosciano, intorno alle 10 30. Un fanese stava percorrendo la via Flaminia a bordo della sua auto, quando una Volkswagen Polo bianca condotta da un giovane lo ha superato a grande velocità per poi fermarsi a lato della strada. Il fanese, ovviamente, lo ha superato di nuovo. La Polo è ripartita a sua volta, dando inizio a un vero e proprio inseguimento. Dopo aver fatto lampeggiare i fari più volte, il giovane ha poi affiancato il fanese alla sua sinistra per indurlo a fermarsi. I due hanno accostato. Erano nei pressi della chiesa di Rosciano. È a quel punto che è andato in scena il clou della potenziale truffa. Il ragazzo della Polo, dal forte accento meridionale, ha infatti puntato il dito contro l’ignaro automobilista, accusandolo di avergli rotto lo specchietto.

Il fanese, però, si è subito accorto che le parole del giovane erano prive di fondamento. A quel punto, il truffatore ha argomentato la sua tesi mostrando una striscia nera sul lato passeggero dell’auto della vittima, come a dimostrare che un urto in effetti ci sia stato. Un segno nero su una vettura bianca: qualcosa non tornava. Il fanese ha così intuito l’inganno. Il ragazzo ha chiesto se volesse pagare in contanti, ma la sua vittima mancata ha prontamente tirato fuori il cellulare dalle tasche e ha risposto che avrebbe fotografato la targa della Polo per poi chiamare polizia. A quel punto il malvivente ha provato a strappare il telefono dalle mani del fanese, ma la presa molto stretta gliel’ha impedito. Così si è dato alla fuga sgommando in direzione monte, sollevando una nuvola di breccino.

Il tutto si è svolto nell’arco di tre o quattro minuti. Altrettanto rapidamente, la striscia nera si è rivelata una macchia di grasso semisecco che è subito sparita con una passata di mano. Il fanese ipotizza che il truffatore abbia aver creato la striscia ad arte mentre l’auto era parcheggiata altrove. L’automobilista ha poi segnalato il fatto alla polizia e presentato una denuncia ai carabinieri, innescando la ricerca del giovane da parte dei militari.

La fuga è durata poco. Il malvivente è stato infatti colto in flagrante mentre stava mettendo in scena lo stesso copione lungo la statale adriatica, in direzione Pesaro. Ha bloccato una 73enne in compagnia del marito, l’ha aggredita verbalmente e ha tentato di spillarle 300 euro con la solita scusa dello specchietto. La donna, impaurita, gliene ha dati 100, ma si è fatta vedere mentre cercava di chiamare i carabinieri, per questo il truffatore le ha preso pure il cellulare. Ma i militari erano già lì. Stavano seguendo le sue tracce, così l’hanno colto sul fatto. Il ragazzo, un 27enne di Siracusa ha tentato di scappare ancora, ma è poi stato arrestato nei pressi dell’Istituto Alberghiero con le accuse di rapina e truffa aggravata. Reati per cui aveva già dei precedenti.






Questo è un articolo pubblicato il 17-04-2018 alle 11:48 sul giornale del 18 aprile 2018 - 3887 letture

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