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Tre comuni, una sola ciclabile: ecco il progetto per unire Fano, Mondolfo e Senigallia con un’unica pista

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In bici da Fano a Senigallia. E non solo, perché il progetto include il raccordo con alcuni percorsi ciclabili già esistenti. Eccolo il grande sogno di ben tre Comuni: una ciclovia lunga 35 chilometri, un itinerario unico capace di costeggiare una bella porzione di Adriatico. Per ora il sogno si è trasformato in progetto. Poi - per sapere se i finanziamenti arriveranno davvero - ci sarà da attendere l’esito del bando Fondi Fesr 2014/2020. Nel frattempo, Fano, Marotta e Senigallia incrociano le dita, certi della bontà della loro iniziativa.

La nuova eventuale ciclovia sarà così ripartita: 14 chilometri Fano, 5,5 Mondolfo e 10 Senigallia. I tre comuni chiedono alla Regione 1,5 milioni di euro, a fronte di una spesa complessiva di 2,148 milioni. La cifra richiesta verrebbe poi suddivisa nel seguente modo: 600mila euro a testa per Fano e Senigallia e 300mila per Mondolfo. Per il resto, i tre comuni integreranno con un cofinanziamento del 30 per cento del costo dei singoli progetti.

È un’idea condivisa che mira a superare il concetto di amministrazione locale, spingendo verso sinergie che diano benefici a più comunità. Il progetto è stato presentato in mattinata presso la Sala della Concordia del Comune di Fano. Erano presenti il primo cittadino della Città della Fortuna Massimo Seri, il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e quello di Mondolfo Nicola Barbieri, insieme agli assessori ai lavori pubblici di Fano Cristian Fanesi, di Senigallia Enzo Monachesi e di Mondolfo Lucia Catalani. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alle politiche europee di Senigallia Chantal Bomprezzi.

Se l’iniziativa andrà a buon fine, a detta dei promotori migliorerà l’accessibilità a tutta la zona costiera, anche se, tra gli obiettivi, vi è pure quello di unire mare ed entroterra anche grazie a dei percorsi ciclabili naturalistici. L’idea delle tre amministrazioni è quella di limitare la presenza di auto e moto a ridosso della costa, con conseguente riduzione dell’inquinamento. Il progetto, inoltre, è stato pensato per garantire il collegamento con stazioni, parcheggi e altri luoghi di pubblico interesse. Va poi sottolineato che l’itinerario ciclabile sarà accessibile a tutti, vista anche l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Al momento l’unica barriera è di tipo naturale. Sono i tre fiumi – Metauro, Cesano e Misa – che attraversano le città interessate. Serviranno dei ponti ciclopedonali. In attesa di un responso, intanto, le dita restano incrociate, mentre i tre sindaci non nascondono il loro entusiasmo. Seri ha parlato di “una collaborazione che è prova di una strategia più ampia”, grazie a un team che vuole valorizzare l’offerta turistica anche attraverso la mobilità sostenibile. Dello stesso parere anche Mangialardi, secondo cui questa iniziativa ha un grandissimo significato. “I nostri territori sono uniti da tradizioni e sentimenti. Perché - ha concluso il sindaco di Senigallia - restare separati soltanto perché siamo in province diverse?”. Secondo Mangialardi occorre dare priorità alla mobilità leggera, mentre per Barbieri il progetto mira a una vera riqualificazione per il bene del turismo e del territorio. “Non si sa come andrà il bando – ha detto - ma questa collaborazione, tecnica e non solo, è già un risultato”.