Fotografia, pittura e scultura al femminile: a Passaggi Festival 2018 va in scena l’arte delle donne [FOTO]

4' di lettura Fano 11/04/2018 - Presentare libri. Disquisire su ogni cosa possibile e immaginabile, ma dall’esterno. Questo potrebbe sembrare un festival della saggistica a chi lo guarda da lontano. Da qualche anno, invece, a Fano c’è una manifestazione che unisce la teoria alla pratica, la parola al fatto concreto. È Passaggi Festival, che con le arti visive ha deciso di stringere un legame sempre più forte. In programma per la nuova edizione – dal 27 giugno al 1° luglio – ci sono infatti ben otto mostre. E tutte al femminile. L’intera manifestazione, non a caso, è quest’anno dedicata a “Il Paese delle Donne”: è questo il titolo scelto per il 2018.

Artiste di rilievo nazionale e internazionale, con le loro opere che oscillano tra il figurativo e l’astratto, tra il corpo e lo spirito. Eccole le protagoniste delle esposizioni già in cartellone. Organizzato da Passaggi Cultura e da Librerie Coop, il festival deve tantissimo al lavoro dell’art manager Paola Gennari, grazie alla quale, già durante le scorse edizioni, erano stati riempiti d’arte alcuni dei luoghi-chiave del centro storico fanese. Anche quest’anno, il risultato sarà la creazione di un vero e proprio itinerario turistico e culturale, come dimostrano anche le parole del vicesindaco – nonché assessore alla cultura – Stefano Marchegiani. “Unire il tema della saggistica alle arti visive è una scelta vincente. Oltre a far godere di queste opere, l’iniziativa consentirà a fanesi e turisti di scoprire luoghi della città che per molti sono ancora sconosciuti”. L’assessore ha poi ricordato la centralità del tema, in un momento in cui la questione femminile richiede delle riflessioni concrete. In questo senso, le arte visive si propongono come forma di racconto e come spunto per un dibattito.

Si spazierà dalla fotografia all’illustrazione, dalla pittura alla scultura. Tutte le esposizioni saranno aperte al pubblico dal 27 giugno, ma resteranno a disposizione anche oltre la fine del festival (alcune non chiuderanno i battenti prima del 29 luglio). Tra le artiste anche la fanese Gilda Fantastichini, figlia di Piero, scultore e pittore. Inoltre, suo zio era l’attore Ennio Fantastichini. Gilda viene dunque da una famiglia di creativi, e si presenterà nella sua città con dei lavori fatti al computer e poi dipinti. Il risultato sono opere astratte realizzate in non meno di sei o sette mesi. A occhio sembrano come dei tessuti umani visti al microscopio. Li si potrà ammirare nella splendida cornice della Saletta Nolfi.

Al Caffè Centrale, invece, saranno esposte le opere di Natascia Rocchi (Cesena), collage fotografici alla ricerca di armonia e bellezza attraverso il corpo e l'identità femminile. Alla MeMo sarà Elisa Talentino (Torino) ad abbellire le pareti del piano terra. Lei è un'illustratrice, ma si dedica anche alla pittura e alla grafica d'arte. Ha all'attivo collaborazioni con grandi testate come La Repubblica, ma anche con il New York Times e il Washington Post. Le donne da lei raffigurate sono fintamente sole, perché in realtà in compagnia della natura. Nel complesso di San Pietro in Valle le artiste in mostra saranno quattro. Sabina Feroci (Massa Carrara) ha già fatto esposizioni in tutto il mondo. A Fano proporrà le sue sculture in carta e ferro, tra figure senza tempo e bambine malinconiche. Elfrida Gubbini (Perugia) crea opere pittoriche con un approccio spirituale, raffigurando gli esseri viventi come fossero impronte da ricercare sullo sfondo. Beatrice Pasquali (Verona) dà vita, invece, a sculture di ceramica. Le sue sono figure umane che sembrano incomplete.

Marchegiani ha definito Fano una “città della creatività”, con talenti che vanno ma che spesso poi ritornano. Di certo la Città della Fortuna si propone come crocevia di artisti, come dimostrano anche le altre iniziative di Passaggi Festival legate alle arti visive, tra cui l’esposizione di Centrale Fotografia allo Spazio Arco Borgia-Cybo, la mostra collettiva di Refest - sul tema dei rifugiati - allo Spazio XX Settembre e le foto vincitrici del contest fotografico - sempre legato a Refest - dal titolo “WhenWeWhere” (in italiano: quando eravamo) in bella mostra al Caffè Aurora.








Questo è un articolo pubblicato il 11-04-2018 alle 14:52 sul giornale del 12 aprile 2018 - 660 letture

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