San Costanzo e Fano: operazione antimafia, sequestrati immobili per 700 mila euro

Le complesse attività investigative svolte dal GICO, nell’ambito di una delega della locale Procura Distrettuale Antimafia, avevano consentito di individuare un sodalizio dedito alla commissione di questi reati e di rilevare collegamenti del soggetto calabrese con affiliati a cosche della “ ’ndrangheta”.
I successivi accertamenti e la ricostruzione della sua posizione reddituale e del proprio nucleo familiare hanno fatto emergere una situazione di completa difformità tra redditi dichiarati, tenore di vita e patrimonio, direttamente ed indirettamente a lui riconducibile, acquisito in virtù dei considerevoli profitti illeciti conseguiti dalla commissione dei reati, rendendo quindi applicabile la misura di prevenzione a carattere patrimoniale.
L’adozione di questo provvedimento, nell’ambito dell’operazione denominata “Aspromonte", rappresenta il risultato di un costante impegno del Corpo finalizzato all’aggressione di ricchezze illecitamente accumulate e la suddetta confisca patrimoniale è la più ingente mai eseguita nelle Marche mediante l’ applicazione della normativa antimafia. Dei sei sette fabbricati sequestrati, quattro si trovano a Fano, due San Costanzo, e uno a Ripe di Trecastelli.

Questo è un articolo pubblicato il 20-12-2017 alle 15:35 sul giornale del 21 dicembre 2017 - 1262 letture
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