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Altra giornata di superlavoro per la Guardia Costiera

Dapprima un capovolgimento di un natante da diporto con 2 persone di cui un minore a Fosso Sejore a circa mezzo miglio dalla costa, poi un catamarano in località Torrette di Fano all'altezza del ristorante "prima secca" con 2 adulti a bordo anch'esso capovoltosi.
E' scattata subito l'emergenza e sin dalla prima segnalazione sono partiti la motovedetta SAR CP872 della Guardia Costiera di Pesaro, e la moto d'acqua GCL20 della Guardia Costiera di Fano oltre mezzi degli addetti al salvamento degli stabilimenti balneari e di privati. Questi ultimi sono riusciti a trarre a bordo gli occupanti del natante capovoltosi a Fosso Sejore ed a guadagnare la riva, nel frattempo raggiunti dai mezzi e dagli uomini della Guardia Costiera inviati anche via terra.
Per il catamarano di Torrette la sala operativa della Guardia Costiera di Pesaro ha dirottato prontamente i mezzi già in mare verso tale località, tenendo stretti contatti telefonici con Circolo Velico della zona affinché con natante di quest'ultimo potessero apprestarsi i primi interventi. Sono intervenuti anche una barca da pesca fornente assistenza nonché un gommone di unità di Protezione Civile operante a Fano.
Gli occupanti del Catamarano sono stati messi in sicurezza dal mezzo del Circolo velico, assistito dai mezzi Guardia Costiera, mentre le condizioni del mare mosso con vento molto teso sconsigliavano di non azzardare una rischiosa operazione di recupero del catamarano capovolto.
Nel corso di tale operazione, un ulteriore segnalazione "atipica" alla Guardia Costiera, una bagnante, con spiaggia affollata, faceva presente di aver visto entrare in acqua a circa 150 metri a nord dalla zona del capovolgimento del catamarano, un bagnante non meglio identificato poi non più visto rientrare. A quel punto tutti i mezzi nautici della Guardia Costiera Costiera presenti in prossimità e quelli temporaneamente disimpegnati dalle emergenze risolte rientravano in gioco, assistiti da terra da 2 diverse pattuglie della Guardia Costiera e conducevano un'incessante pattugliamento, sia all'interno che all'esterno delle barriere frangiflutti sino all'apprestarsi del tramonto, coadiuvati da tutti gli addetti al salvamento degli stabilimenti balneari e camping fatti uscire con i pattini.
Persino un mezzo aereo dell'aereoclub Fano transitante in zona ha segnalato la mancanza di criticità. Ha concluso un'ulteriore attività di verifica entro le barriere frangiflutti sempre la protezione civile di Fano con un proprio gommone senza riscontrare anch'esso criticità. Stante la mancanza di ulteriori elementi circa mancati rientri anche per i controlli svolti in spiaggia dalle pattuglie a terra che non riscontravano a terra effetti personali di bagnanti, l'attività causa anche l'oscurità è stata rimandata al quotidiano controllo già a partire dalla mattina seguente assolti dalla Guardia Costiera e dagli addetti al salvamento.

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