comunicato stampa
NeTaTwOrK. A Scuola di Territorio. Riflessioni e proposte.

Il nocciolo della conversazione era: "A Senigallia il ruolo di orientamento e guida degli ospiti verso le risorse del territorio in linea di massima è ricoperto dalle receptions degli alberghi, dagli IAT, da Associazioni di promozione del territorio, dalle Agenzie turistiche o dalle Guide. Date una valutazione su come questo ruolo attualmente si stia svolgendo, ossia se siamo in grado di proporre agli ospiti le migliori soluzioni per fruire del territorio, creando itinerari a misura del turista, nel rispetto delle sue necessità e gusti e consentendogli nello stesso tempo il ricordo di una buona vacanza. E nel caso questo ruolo non si stia assolvendo o solo in parte cosa si può fare per renderlo più adeguato?”
Angelo Aramini, Agente di Viaggio Senigallia.
Innanzitutto una premessa: la maggior parte dei turisti che vengono a Senigallia lo fa per rilassarsi in spiaggia senza troppi affanni o ricerca di tour o “faticose” visite. E questi, anche se stimolati, difficilmente vengono coinvolti da attività differenti dalle due chiacchiere sotto l'ombrellone o dalla lattina di coca sorseggiata sotto la veranda dello stabilimento balneare.... Per quel che riguarda l'esigua parte rimanente di ospiti dei nostri hotel che cerca, oltre la spiaggia, qualcosa in più, sia all'interno della città che nell'entroterra, le offerte sono molteplici; non sempre azzeccate, ma comunque molteplici, interessanti e mediamente abbastanza coinvolgenti. Le proposte vengono, per buona parte, veicolate da brochure o volantini, graditi e ricercati dai nostri ospiti, dei vari eventi o luoghi di interesse turistico. Ogni tanto alla reception si rivolgono per richiedere maggiori dettagli e l’addetto al Front Office, nella speranza sia almeno abbastanza informato (spesso non è così!!) arricchisce leggermente le informazioni che già si trovano sui cartacei vari….
Quindi, io proporrei di ispirarci ai vari Enti Nazionali del turismo Mondiali o a i Grandi Tour Operator Italiani ed Esteri, perché essi formano in modo concreto ed emozionale tutte quelle persone che dovrebbero arricchire realmente il turista che chiede: dove posso andare oggi o cosa posso fare stasera? e come potremmo fare questo? Semplicissimo! ad inizio stagione, fra aprile e giugno, si potrebbero organizzare serate o pomeriggi formativi, oppure pranzi, cene mirate, visite guidate, utilizzo di servizi vari, in modo gratuito ma allo stesso tempo esplicativo e ricco di informazioni. Questi momenti coinvolgerebbero tutti quei soggetti (responsabili ricevimento degli hotel o addetti alle associazioni albergatori, ecc…) che grazie a quest’esperienza, potranno trasmettere meglio quelle emozioni, sensazioni e conoscenze a tutti coloro che verranno a Senigallia che, oltre al mare, avranno voglia di conoscere il nostro territorio sotto le più svariate forme e modalità….
Chiara Staffolani. Guida Turistica, Senigallia.
Sebbene negli ultimi tempi, con la diffusione dei social network, l’informazione e la costruzione di itinerari turistici vengano sempre più fatti online, la presenza e l’informazione sul territorio rimane comunque di fondamentale importanza. Il receptionist dell’hotel, l’addetta all’ufficio Iat, la guida turistica, l’addetto museale sono comunque figure rilevanti di questo sistema, ognuna con la sua specificità e professionalità. Rispetto al passato, si notano miglioramenti in quest’accoglienza verso il turista, grazie a una maggiore collaborazione tra gli attori interessati e al coinvolgimento di personale più formato.
Ovviamente il discorso è da intendersi in generale e con le dovute eccezioni, sia in senso positivo che negativo (purtroppo!). In questo sistema di accoglienza, un approfondimento lo merita la figura della guida turistica: chi meglio di chi conosce a fondo un territorio può spiegarlo e trasmetterne la bellezza, magari con la proposta di itinerari mirati, che spaziano nel circondario? Nonostante esistano guide cartacee ben fatte, la componente umana e lo scambio di interazioni col turista (sia esso singolo o in gruppo) costituiscono senz’altro un plus nella fruizione della vacanza. Se da una parte tutto ciò viene ampiamente riconosciuto dall’utenza, dall’altra la figura della guida turistica sta incontrando diverse difficoltà, con il dilagante abusivismo che imperversa nel settore.
È auspicabile, quindi, una ancor maggiore collaborazione tra i vari attori del territorio (hotel, associazioni di categoria, guide turistiche, vettori di trasporto, ecc), rispettando, però, ognuno il proprio campo di azione e non andandosi a sostituire alle varie professioni.
Un altro aspetto da sottolineare è quello della formazione continua; se, come detto, ci sono stati miglioramenti nell’accoglienza, tanto rimane ancora da fare, per andare incontro alle mutevoli esigenze del turista: corsi di aggiornamento, di lingue, di marketing sono allora un investimento da mettere in conto. La vacanza non termina con il ritorno a casa del turista, ma si perpetua con il ricordo del viaggio… perché allora non adoperarsi al massimo affinché questo sia il più piacevole possibile? Condividere il ricordo, in questi tempi soprattutto attraverso i social network come Instagram o Facebook, contribuisce a rafforzare l’immagine di una località e a invogliare altri a visitarla.
Adolfo Ciuccoli Tour Operator Fano.
Attualmente questo ruolo viene ricoperto da tutti i soggetti che hai citato, o meglio, dovrebbe! In sostanza non è ricoperto da nessuno in modo coordinato. Gli unici che fanno qualcosa siamo noi come tour operator ma non troviamo nessuna collaborazione; anzi, ci boicottano. Tutti gli altri cercano di tirare l’acqua al proprio mulino con risultati a dir poco ridicoli. Noi come Tour Operator abbiamo già una serie di itinerari misti, che comprendono l’arte, la cultura e l’enogastronomia, itinerari di mezza giornata o anche l’intera giornata nel caso di escursioni importanti. Penso che l’unica soluzione sia quella di coordinarsi facendo squadra e nel rispetto dei ruoli; questo per non dare al viaggiatore l’impressione di essere lasciato al caso ma di essere invece trattato con professionalità.
Elisa Marano. Blogger Destinazione Fano.
Il sistema turistico propone innumerevoli soggetti molto propositivi ed attivi sul territorio di Fano. Ciò che può migliorare a mio parere, è l’attribuzione dei ruoli in base alle reali funzioni di ognuno, in modo da rendere il sistema bilanciato e soprattutto più efficiente. Come in un’azienda o in un progetto, ognuno dovrebbe essere specializzato nel suo compito, e la vera forza sta nel mettere insieme tutte queste sinergie per un unico obiettivo: creare un prodotto di eccellenza, senza che gli uni prevalgano sugli altri.
Negli ultimi tempi anche a Fano si è parlato spesso di “brand di destinazione”. La mia convinzione è che la forza di attrazione di una destinazione sia la costruzione di un “brand” che rappresenti l’intero territorio fatto di paesaggi, strutture d’accoglienza, infrastrutture, amministrazioni, associazioni… ma anche della popolazione che lo abita. In quest’immagine deve esserci però coerenza tra tutti gli “operatori del territorio” che possiedono dei valori comuni e che utilizzino questa immagine regolarmente.
Il brand è lo strumento che la destinazione ha per mettersi in comunicazione con il mercato, trasmettendo concetti e valori che lo distinguono. Per avere successo c’è però la necessità di una vera strategia che deve partire in primis con un’idea precisa di collaborazione tra tutti gli “operatori del territorio”.

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