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comunicato stampa
Lega Nord: "Assurda l'idea di una pista ciclabile sul tracciato ferroviario della Fano-Urbino"

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ferrovia fano-urbino
È incredibile come il PD marchigiano e soprattutto pesarese ci voglia poveri e spogliati di tutti i nostri beni.

Dopo averci portato via il sorriso non sapendo gestire una crisi economica violentissima che ha distrutto interi comparti manufatturieri, dopo averci portato via i risparmi non ostacolando a livello nazionale il bail-in che ha costretto la chiusura di Banca Marche e di fatto spogliando i marchigiani del tesoretto risparmiato con anni di sacrifici, dopo averci riempito i borghi più belli d’Italia con ragazzotti palestrati e abbronzati direbbe qualcuno, a spese ovviamente a carico nostro, ecco che adesso si permette anche di toglierci le infrastrutture, così tutti devono prendere la bicicletta per spostarsi.

L’ultima assurdità che partorisce è la realizzazione di una pista ciclabile sul tracciato ferroviario della Fano-Urbino. E, così via, tutti in bicicletta a pedalare!

Inutile dire che a questa ennesima sciocchezza la Lega Nord di Pesaro-Urbino si opporrà con tutte le forze perché la perdita di una infrastruttura ferroviaria è sempre un danno immenso che ora è difficile valutare. Provate ad immaginare se fra 5 o 10 anni si pensasse ad una nuova viabilità, più sostenibile e più idonea ai cittadini. Cosa costerebbe realizzare un nuovo tracciato ferroviario? E quanto tempo occorrerebbe per avere tutti i permessi, autorizzazioni, espropri, valutazioni ambientali e chi più ne ha più ne metta? Sappiamo come funzionano queste cose qui in Italia, lo vediamo con la Fano Grosseto, mai ultimata...

Il tracciato ora esiste già, basta rimetterlo in servizio, occorrerebbero solamente i soldi e non i permessi per realizzarlo. Quindi potrebbe essere sistemato in pochissimo tempo, e darebbe subito un impulso economico a tutte le realtà dell’entroterra, soprattutto a quelle artigiane così duramente colpite dalla crisi.

La ferrovia, o un trenino leggero tipo metropolitana di superficie, potrebbe togliere dall’isolamento la vallata del Metauro, farla sentire più vicina a Fano e agli altri centri, in fondo la distanza tra Fano e Urbino è simile alla lunghezza della linea metropolitana M2 di Milano, potrebbe così essere una arteria veloce per migliorare la mobilità in completa sicurezza di anziani, disabili, pendolari e ovviamente dei turisti che vogliono visitare la città patrimonio Urbino.

Con la pista ciclabile, come vuole il PD, agevoliamo solo i ciclisti fanatici e prestanti che possono affrontare le impervie salite dopo Fossombrone.

L’infrastruttura non si tocca, per questo diciamo no alla pista ciclabile ed invitiamo i cittadini della vallata a fare fronte comune contro questo ennesimo sopruso che ancora una volta Ricci-Ceriscioli e i loro Bravi causano al nostro territorio.



ferrovia fano-urbino