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Interrogazione: "L’ospedale Santa Croce è agonizzante, Marche Nord reggerà come azienda?

2' di lettura Fano 15/07/2017 - Lucia Tarsi consigliere comunale per la lista Fano Città Ideale, presenta un'interrogazione al sindaco sulla situazione della sanità.

La sottoscritta Tarsi Lucia, consigliere comunale per la lista Fano Città Ideale,

PREMESSO

CHE con la costituzione dell'Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord, l'Ospedale di Fano ha ceduto all'Ex Azienda San Salvatore di Pesaro - Marche Nord circa 20 milioni di euro di capitale immobiliare disponibile cioè un patrimonio nettamente superiore a quello "disponibile" messo a disposizione dal San Salvatore di Pesaro;

CHE nonostante tale importante e fondamentale contributo alla costituzione dell'Azienda Marche Nord, la città di Fano non solo non è riuscita a mantenere buona parte dei servizi esistenti ma addirittura ha visto lo spostamento a Pesaro di professionisti e reparti preesistenti all'Azienda Marche Nord;

CHE tutta l'operazione Marche Nord, come abbiamo sempre sostenuto, ha un fine preciso: quello di svuotare Fano a vantaggio di Pesaro non tanto o solo nell'offerta dei servizi sanitari ma anche nell'indotto che qualsiasi ospedale può offrire alle città che ospitano un nosocomio;

CHE per anni i sostenitori, trasversali, della costituzione dell'Azienda Marche Nord e conseguente Ospedale Unico hanno sostenuto la necessità di tali operazioni e accorpamenti per dare risposte alla mobilità passiva;

CHE nei fatti non ci sono stati progressi accettabili sul fronte della mobilità passiva, tanto che l'emorragia continua;

CHE il fallimento dell'operazione Marche Nord-Ospedale Unico è certificata dalla volontà della Regione, avallata localmente, di procedere ad una convenzione col privato (ci domandiamo: era questo il vero obbiettivo?);

CHE Marche Nord ,come recita l'atto aziendale, "agisce in regime di diritto privato conformandosi ai principi del codice civile" come appunto il privato di cui in molti casi diventa "concorrente";

CHE da un lato la Regione (e chi l'ha sostenuta trasversalmente nella vicenda Marche Nord-Ospedale Unico) giustifica la costituzione dell'Azienda Marche Nord come soluzione ai problemi esistenti nella Sanità pubblica, ma allo stesso tempo nell'atto Aziendale stabilisce che tale Azienda "agisce in regime di diritto privato" e contemporaneamente finanzia, prevedendo la madre di tutte le convenzioni (con la costruzione o con l'utilizzo di spazi esistenti, vedi quelli liberati nel Santa Croce) con gestori privati, di cui diventa inevitabilmente concorrente mettendo a rischio l'esistenza stessa di Marche Nord.

TUTTO CIO' PREMESSO, INTERROGA IL SINDACO PER CONOSCERE

se ritiene che tali realtà, oggettive e documentate, siano degne di un sussulto d'orgoglio, suo in primis ma anche dell'intera città, visto che fino ad oggi in pochi si sono coerentemente battuti, indipendentemente dai ruoli di maggioranza e opposizione, per denunciare il "bidone" Marche Nord.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-07-2017 alle 18:26 sul giornale del 17 luglio 2017 - 753 letture

In questo articolo si parla di attualità, fano città ideale

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