articolo
Mondolfo-Marotta: la dedica di Enrico Ruggeri, insignito della cittadinanza onoraria

"Marotta non è la donna che arriva e viene notata da tutti. Marotta è quel tipo di donna che si insinua nel tuo cuore e ci rimane per tutta una vita senza, magari, saltarti all'occhio immediatamente". Usa una metafora da canzone d'amore, elegante e sottile, per descrivere il suo rapporto quarantennale con la cittadina costiera.
Enrico Ruggeri si presenta in Comune in punta di piedi: abiti casual e occhiali da sole. Tra fotografie e strette di mano c'è anche il tempo di mettersi in posa con i membri del comitato "Marotta Unita". Poi la domanda, forse retorica: "Ma chi ha vinto il referendum?".
Con lui anche Franco Malgioglio, fratello del conduttore televisivo Cristiano e figura importante di questo progetto. La sua presenza nelle estati marottesi ha permesso all'amministrazione comunale e all'associazione Malarupta di mettersi in contatto con Ruggeri e di convincerlo a suonare sul palco del "Jam Burrasca", jam session itinerante creata a Milano dallo stesso Malgioglio e organizzata sul litorale marchigiano con l'aiuto del Comune di Mondolfo, Malarupta e Marotta Acustic Festival. (mercoledì 12 agosto, ore 22.30 in Piazza Kennedy)
Nella sala del Consiglio Comunale lo aspettano il dirigente dei servizi demografici, Sergio Anniballi, per apporre la firma sul documento ufficiale, l'artista Francesco Diotallevi, che ha disegnato e composto la pergamena commemorativa da consegnare al cantautore, gli assessori e i consiglieri comunali.
Il sindaco ripercorre la storia di Marotta degli ultimi cinquan'tanni: "Caro Enrico, la nostra comunità ha sempre espresso il desiderio di averti qui come cittadino onorario. Le parole delle tue canzoni hanno sempre creato coesione in questo territorio ed è anche grazie a loro se, dopo un lunghissimo periodo, Marotta è unita".
Oltre l'aspetto civile e politico c'è altro: il tempo delle vacanze e delle piccole cose, dei ricordi privati. "Ricordo perfettamente il pomeriggio in cui scrissi "il mare d'inverno" - prosegue Ruggeri -. Volevo dare un'immagine intensa e struggente e, nel comporla, pensavo a questi posti, nei quali, come tanti altri adolescenti, ho gioito, ho sofferto, sono stato respinto, ho litigato e fatto pace".
Un luogo di formazione, del quale il cantautore si è sentito subito parte: "Il fatto che due comunità, una di mare e una di collina, siano riuscite a creare una sola identità mi fa molto piacere. D'ora in poi per me sarà Mondolfo-Marotta".
Clicca sulle immagini per ingrandirle

SHORT LINK:
https://vivere.me/am9K