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Marco, colpito durante una partita di calcio: 'Riflettete sui vostri gesti'

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Parla Marco Moschini, il ragazzo aggredito durante una gara del torneo aziendale uisp, steso da un pugno che gli ha fratturato la mandibola.

Una partita di calcio non deve mai tramutarsi in una squallida rissa. E Marco in persona, rivolgendosi ai lettori del nostro quotidiano, esorta chiunque a riflettere attentamente prima di lasciarsi andare al "lato oscuro", all'impulso istintivo che annienta intelligenza e coscienza. "Pensateci bene, veramente bene, prima di compiere un gesto simile" dice lapidario.

Il suo aggressore gli ha chiesto scusa dopo una settimana, spiegando che si è trattato di "un momento di nervosismo". Un "momento" con cui Marco, però, dovrà fare i conti per tutta la vita, dato che non potrà più togliersi le placche di titanio che gli sono state applicate.

Lancia un ultimo appello anche a quelle persone che, durante la gara, devono mantenere l'ordine e la correttezza di gioco, l'arbitro e il giudice sportivo che "hanno fatto finta di non vedere e non hanno scritto niente nel referto": il risultato di certi comportamenti è ora sotto gli occhi di tutti ed era impossibile non accorgersene.