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L'Hotel Plaza taglia luce e gas: trenta profughi protestano e bloccano la strada

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Sabato 28 marzo un gruppo di rifugiati politici ospitati nell'albergo della zona Lido ha protestato contro la sospensione delle forniture energetiche. Sul posto polizia e vigili urbani

Una trentina di profughi alloggiati nell'hotel Plaza del lido, a Fano, hanno occupato la strada bloccando il passaggio delle automobili: alcuni di loro si sono sdraiati sull'asfalto per impedire il transito delle vetture. La protesta è scattata nel momento in cui la gestione dell'albergo ha interrotto l'erogazione di luce e gas e, di conseguenza, il servizio di pranzo e cena. Il gruppo ha anche inveito contro il proprietario della struttura, tacciandolo di "cattiveria" ed "egoismo". La risposta secca: 'A gratis non si fa più niente'. Sembra infatti che il servizio debba ancora essere pagato.

Intervenuti sul posto due mezzi della polizia di stato e uno della polizia locale: le forze dell'ordine sono riuscite a convincere i protagonisti della protesta a rientrare in hotel, evitando così le tensioni che si stavano scatenando con i passanti.

Il proprietario della struttura, dopo un primo colloquio con il dirigente del commissariato di Fano, dottor Bozzi, ha riattivato le utenze: si registrano comunque danni interni.

I rappresentanti della cooperativa dichiarano che i profughi hanno tutto il diritto di protestare, poiché l'albergo è stato pagato per gennaio e per una parte di febbraio. Qui tutti gli aggiornamenti.