Spaccio di eroina tra Fano e Senigallia: banda arrestata dalla Polizia

2' di lettura Fano 31/07/2014 - Stroncato dagli uomini del Commissariato di Polizia di Fano un vasto giro di spaccio di eroina diramatosi fino a Senigallia.

A capo della banda di spacciatori, in cui vigeva un vero e proprio regime mafioso, c’era il 29enne tunisino Zied “Maradona” Toumi, denominato così per la somiglianza col campione di calcio argentino.

Il boss aveva ormai fissa dimora tra i canneti siti alla foce del fiume Cesano a Senigallia e da lì tesseva le reti di un fitto giro di spaccio aiutato nel lavoro dal suo ‘vice’ nonché autista personale di origine pugliesi Michele Scarabaggio e da altri 4 scagnozzi, tre tunisini come “Maradona” e un marocchino: Mustapha Rhiat, Marwen Gatfewi, Morad Jwini e Said Aboubkar.

L’indagine del Commissariato di Fano ha avuto inizio nel luglio del 2013 quando una donna fu ritrovata morta (si scoprì poi per overdose da eroina) nella sala d’aspetto della Stazione ferroviaria di Fano.

E’ proprio nell’area della stazione e nella zona adiacente al mare che gli spacciatori erano soliti muoversi, arrivando a guadagnare fino a 6.000 euro al giorno che prontamente consegnavano al boss, pena una punizione esemplare come quella inflitta ad uno degli scagnozzi dell’uomo, Said Aboubkar, ritenuto colpevole di non avergli consegnato una fetta di denaro proveniente dalla vendita di droga e perciò ferito con un coltello durante una lite presso il Centro Commerciale di San Lazzaro nel 2013.

Il tunisino era riuscito ad eliminare completamente la concorrenza del mercato dell’eroina (proveniente da Perugia e Napoli, ndr.) prendendo il possesso di tutto il territorio comprendente la Valle del Metauro e quella del Cesano, ed intenzionato ad allargarsi fino ad Ancona.

Dopo il decesso della donna nel 2013 sono seguiti altri 2 casi di morte e 4 di overdose, che hanno visto anche il coinvolgimento di minorenni: tutti gli episodi sono collegabili all’ottima qualità di eroina da essi consumata, la cui ampia diffusione è da implicare sopratutto al costo di una dose (50-80 euro), più economica rispetto ad altre droghe come la cocaina.

Tutti i 6 sono stati arrestati e si trovano attualmente presso il carcere di Villa Fastiggi, in attesa di giudizio per il reato di traffico di stupefacenti e reati contro la persona ed il patrimonio; altri complici sono stati direttamente espulsi dal territorio nazionale.








Questo è un articolo pubblicato il 31-07-2014 alle 13:39 sul giornale del 01 agosto 2014 - 624 letture

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