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comunicato stampa
Stagione balneare: le critiche di Oasi Confartigianato

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Per Oasi Confartigianato la stagione turistico-balneare è iniziata molto male! Ciò in quanto il Comune di Fano, invece di agevolare il compito delle imprese balneari, sta facendo di tutto per complicarlo e renderlo impossibile.

Solo ieri, infatti, sono stati tolti i divieti di balneazione messi in via preventiva in tutti i siti ove ci sono le foci dei torrenti e dei vari fossi a cielo aperto. Inoltre, nonostante il sopralluogo fatto dal Sindaco, il servizio lavori pubblici non è stato in grado di pulire il sottopasso del Rio Crinaccio, che collega la Statale Adriatica a via Ammiraglio Cappellini, tanto che l’intervento è stato realizzato e pagato dagli operatori interessati. Sempre in via Ammiraglio Cappellini, come se non bastasse, proprio ieri, sono stati elevati numerosi verbali alle auto dei bagnanti.

Si è avuta la conferma, al contrario di quanto avviene in Romagna e nella vicina Senigallia, che la pubblica amministrazione locale sta facendo di tutto per impedire la ripresa dell’economia ed il rilancio delle attività turistiche! La categoria degli operatori balneari, stanca ed amareggiata per quanto sta accadendo, chiede con forza alla nuova Giunta di:

- creare una delega ad hoc per le manutenzioni ed il decoro della città;

- proseguire l’opera di risanamento del Torrente Arzilla avviata dalla precedente Amministrazione;

- mettere in pratica i suggerimenti dati dall’Arpam per la realizzazione delle doppie condutture in prossimità dei fossi al fine di evitare l’apposizione dei divieti di balneazione;

- tombare e sistemare le foci dei fossi più rilevanti quali il Rio Crinaccio ed il Rio Marsigliano;

- scongiurare nel modo più assoluto l’elevazione di contravvenzioni per divieto di sosta nelle zone mare;

- realizzare i sottopassi ove non ci sono (vedi a Baia del Re) e provvedere alla manutenzione e alla pulizia di quelli esistenti, ivi compresi i sottopassi idraulici che, in molti casi, sono gli unici, di fatto, utilizzabili per recarsi nelle zone mare.