comunicato stampa
Mondolfo, Diotallevi: 'Altra grana per il Comune, arbitrato con la Sadori per la rete gas'

Sadori gas gestisce dal 1983 il servizio di distribuzione del gas nel nostro territorio comunale, rapporto che è cessato il 31.12.2012. Nel frattempo, in attuazione della direttiva CE98/30 (in materia di concorrenza e qualità dei servizi essenziali) si sono susseguiti diversi interventi legislativi (in particolare la legge 222/2007 ed il DM 226/2011) che hanno stabilito che le nuove gare dovranno tenersi per ambiti territoriali minimi (ATEM) e che questi dovranno essere 177: in sintesi dovrà esserci circa un unico gestore per ogni provincia con un'unica stazione appaltante. Il Comune di Mondolfo rientra nell’ambito della provincia di Pesaro così in data 17/01/2013 il Consiglio Comunale ha coerentemente deliberato di individuare il Comune di Pesaro quale stazione appaltante delegando ad esso il reperimento di tutte le informazioni necessarie nonché la gestione dei rapporti con il nuovo soggetto aggiudicatario.
Ma i problemi iniziano ora. La rete di distribuzione del gas che attraversa il nostro comune è di proprietà della Sadori gas che ovviamente come previsto dalla legge deve essere indennizzato dal nuovo gestore che si aggiudicherà la gara provinciale. Il Comune di Mondolfo, entro il termine di 6 mesi dall’individuazione della stazione appaltante, doveva fornire al Comune di Pesaro, oltre alle varie informazioni tecniche anche e soprattutto il valore di indennizzo della rete. Questo valore di indennizzo della rete dovrebbe essere determinato (come previsto dal dm 226/2011 e dal r.d.2578/1925) di comune accordo tra il gestore uscente (Sadori) e il Comune di Mondolfo. Così Sadori Gas ha provveduto a far eseguire una stima del valore di indennizzo pari a circa 8 milioni di euro (euro 8.626.070) e l’ha inviata al Comune di Mondolfo al fine di aprire un tavolo di confronto per arrivare a definire di comune accordo un valore, rinnovando la massima disponibilità a collaborare con il Comune di Mondolfo nel rispetto degli obblighi previsti dalla Legge. Ma il comune di Mondolfo non ha mai voluto sedersi a quel tavolo, lasciando cadere nel vuoto le numerose missive di Sadori Gas. Infatti ci risulta (dal protocollo del Comune) che Sadori abbia inviato diverse comunicazioni ufficiali in data 07.02.2013, 06.03.2013; 29.03.2013; 30.04.2013; nelle quali oltre a comunicare le perizie rinnovava l’invito al Comune a definire di comune accordo il valore dell’indennizzo e ricordando ogni volta al Comune che se qualora l’Amministrazione non si fosse espressa nel merito Sadori si sarebbe rivolto (come previsto dalla Legge) al Collegio Arbitrale. Purtroppo così è stato e quindi in data 01.07.2013 Sadori ha notificato l’istanza di accesso al procedimento arbitrale ed il Comune ha nominato due avvocati ed un arbitro.
Il pericolo ora è che se il Comune dovesse soccombere in giudizio i cittadini potrebbero trovarsi a dover pagare un importo considerevole che potrebbe essere di diverse centinaia di migliaia di euro. Non capiamo perché il Comune non abbia provato quantomeno a trovare una sintesi con Sadori gas sul valore residuo della rete. La cosa appare ancor più incomprensibile se si pensa che:
1- Il Comune poteva (come indicato dalla Legge) trovare un accordo con Sadori per addivenire ad una stima unitaria del valore di rimborso…e sembra che non ci abbia nemmeno provato.
2- In caso di vittoria nell’ambito del collegio arbitrale l’unico a guadagnarci sarà il nuovo gestore che si aggiudicherà la gara provinciale e che dovrà eventualmente rimborsare una cifra inferiore a Sadori.
3- In caso di sconfitta saranno i cittadini mondolfesi a dover pagare centinaia di migliaia di euro per un arbitrato che si poteva e si doveva evitare.
Chiediamo al Sindaco di riferire urgentemente in Consiglio Comunale e di porre in essere tutte le iniziative e atti al fine di tentare di riaprire un confronto con Sadori Gas scongiurando così il ricorso al collegio arbitrale.

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