comunicato stampa
FAP su Fano-Grosseto: 'Avanti con la battaglia No Pedaggio'

Il presidente del FAP Giacomo Rossi, afferma: "Dopo il recente tavolotecnico sulla E78 tra regioni e Ministero, nel quale si è continuato a non parlare affatto dei "nodi" cruciali del pedaggio e dello spostamento del tracciato, abbiamo rimandato una missiva al presidente Spacca dove gli rinnoviamo le Nostre proposte delle quali, tra l'altro, avevamo discusso anche con lui. Al primo posto chiediamo la verifica dei costi effettivi dell'opera. Di seguito la necessità di uno sforzo, da parte dei politici di Marche, Umbria e Toscana, di recepire più risorse esterne possibili a favore dell'opera. Questo, insieme allo studio di un ripagamento diverso dell'opera, magari tramite una tassazione a livello regionale (visto che altre opere regionali le abbiamo pagate tutti),dovrebbe far si che il famigerato pedaggio si scongiuri, per lo meno nei tratti già esistenti. Inoltre se il pedaggio sui tratti da fare passasse per esempio dai 45 anni previsti a 90 anni, scongiureremmo la tassazione sui tratti già fatti e già pagati dai cittadini".
Continua Rossi; "Tutto questo lo ribadiremo a breve anche al Ministro Lupi, al quale chiederemo di nuovo che il tracciato originario non venga stravolto. Il cambio di tracciato creerà gravi problemi nell'Alta Valle del Metauro, cosa da noi evidenziata tempo fa ancor' prima che i sindaci di quella zona si mobilitassero. Inoltre ribadiamo la necessità che i lavori siano fatti bene anche in altre zone fuori Regione come per esempio nel tratto di Bagni di Petriolo (SI) dove il cantiere, così come concepito, rischierebbe di pregiudicare un importante sito storico e naturalistico. Questa battaglia infatti non riguarda solo noi ma altre 3 regioni, battaglia che con forza continueremo. Vogliamo si il completamento della "Due mari" ma fatto bene."

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