comunicato stampa
Paolini: 'Il centro di Fano non deve morire'

L'analisi di Capecchi è corretta e pragmatica. Le cause della perdita di "appeal" del centro storico come luogo anche di commercio di qualità sono esattamente quelle che ha detto. Il punto è che fare. Secondo noi, i commercianti del centro, ma non solo loro, devono decidere, come ha detto l'amico Doglioni in una loro assemblea se vogliono un centro moderno, o un suk dove non si segue alcuna linea di azione strategica ma dove tutto capita a casaccio: qui un divieto in più, là un senso unico in meno, qui 3 posti auto in più, là una fioriera in meno... Le analisi non si fanno sui giornali, ma in riunioni apposite. Però qualche proposta ci sentiamo di farla. Non è Vangelo ma solo spunto di ragionamento.
a) la storia va verso centri storici sempre più “pedonalizzati”: perchè non ragionare su come far “fruttare” questa apparente limitazione di accesso? Lo fanno ovunque in Europa...si può fare anche qui;
b) la concorrenza degli outlet, supermercati e simili non la batti consentendo di andare in auto per Corso Matteotti, ma valorizzando il “luogo” centro città: deve essere facile ed economico arrivare al suo limite;
c) anche i predetti iniziano a patire la concorrenza dell'acquisto su internet, che anche per loro comporterà qualche problema, a breve-medio periodo: se giochi solo sul prezzo e non sul servizio e la qualità...Internet non la batte nessuno!
d) la sfida dei prezzi si può combattere, oltre che con qualità e servizio, anche con l'aiuto del Comune (o altri) per abbattere i "costi aggiuntivi" - vero elemento di distorsione della concorrenza - di tenere aperta una attività in centro. Oppure procurando, all'utente, altre “facilità” per riequilibrare la partita con i grandi centri commerciali. . Ad. es. : riduzioni IMU e/o TARSU o la (futura) “SERVICE TAX" per le attività del centro, riconoscendo il loro" valore aggiunto" di “elemento vivificante” della città e della sua storia, capace, tra l'altro, di per sè, di generare altro valore aggiunto; parcheggi a costo zero o con formule di rimborso sotto forma di sgravi vari; servizio di noleggio bici, per il centro storico, come a Roma; biglietti a prezzi ridotti o "a punti" per teatri, cinema, locali vari...compri e ceni in centro, spendendo meno ; favorendo sinergie tra attivtà diverse ecc.
e) Investire nell'arredo e decoro urbano: deve tornare ad essere “bello”, per i giovanissimi, darsi appuntamento “al Gabuccini” o al “Pino Bar” o alla “Funtana in piasa” piuttosto che al Centro Commerciale;
Abbiamo anche altre idee, che qui, per brevitàa e per evitare “scoppiazzature” non esponiamo su cui saremmo contenti di confrontarci con le persone e le categorie, anche in previsione, come penso sia evidente, di qualche forma di collaborazione in occasione delle prossime elezioni amministrative

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